I pacchi, misura di sostegno che va ad affiancare i buoni spesa, saranno distribuiti fino al 30 aprile prossimo per un totale di 300mila euro messi a disposizione dal governo e 25mila euro da Acea, società di multiservizi attiva nella gestione e nello sviluppo di reti e servizi nei settori idrico, energetico e ambientale. L’esecutivo ha erogato anche 1milione e 700mila euro per i buoni per un totale di 2 milioni di euro per entrambe le misure di sostegno alimentare.
Con le risorse del governo sono state approvate 5.585 domande per i buoni spesa, ma il numero delle famiglie fiorentine raggiunte da questa misura di aiuto alimentare è destinato a crescere con la distribuzione dei buoni spesa, che saranno erogati a breve grazie alle risorse regionali per un importo di 1milione e 800mila euro. La media delle persone componenti i nuclei familiari che hanno fatto domanda dei buoni spesa è di poco superiore a 3 unità e tra i componenti del nucleo familiare sono presenti 1.606 minori con meno di 3 anni.
Il 52,5% di coloro che hanno fatto richiesta dei buoni spesa sono lavoratori che hanno visto cambiare la propria situazione reddituale a causa del Covid, mentre gli altri (il 47,5%) sono persone che vivono in soglia di povertà (Isee inferiore a 6000 euro). Tra i lavoratori, due terzi (il 64%) sono a tempo indeterminato, il 16% a tempo determinato, il 13% lavoratori autonomi e il 7% lavoratori intermittenti.
“Con i pacchi alimentari vogliamo dare un ulteriore aiuto ai fiorentini, famiglie e singole persone – ha spiegato l’assessore a Welfare Sara Funaro -, che stanno attraversando un periodo di crisi, in cui anche fare la spesa e acquistare i beni di prima necessità diventa difficile. Con questa misura di sostegno alimentare, come con i buoni, vogliamo essere vicini a coloro che hanno più bisogno. La nostra città non lascia indietro nessuno e in questo duro momento di crisi per la pandemia abbiamo rafforzato gli aiuti alimentari per chi si trova in difficoltà”. “Vorrei rivolgere un ringraziamento particolare ai presidenti dei Quartieri – ha continuato Funaro – per la disponibilità e la collaborazione dimostrate per organizzare la distribuzione dei pacchi alimentari e alle Reti di solidarietà dei Quartieri e alle associazioni di volontariato che durante l’emergenza Covid hanno dimostrato una volta di più il loro grande valore per la nostra comunità e si sono date un gran da fare per sostenere i fiorentini più fragili. La solidarietà è nel nostro dna e le Reti dei Quartieri ne sono un ottimo esempio. Un grazie di cuore anche ad Acea per aver partecipato al progetto ‘Re-star’ dimostrando di essere sensibile ai bisogni dei fiorentini”.
Rispetto ai mesi del lockdown della scorsa primavera coloro che vogliono richiedere i pacchi dovranno telefonare alla sede delle cinque Reti di solidarietà dei Quartieri e fissare un appuntamento con i volontari, che si occuperanno di gestire la distribuzione in collaborazione con le associazioni di volontariato cittadine coinvolte nel progetto ‘Re-start’.
“Abbiamo riattivato l’associazionismo di territorio – hanno detto i presidenti dei cinque Quartieri -, che nei fatti non si era mai fermato e promosso il coordinamento delle reti di solidarietà con l’intento di raggiungere sul territorio le famiglie che vivono questa fase con grande difficoltà. Un grande grazie va ai volontari e alle loro associazioni che con grande passione sviluppano quotidianamente un grande lavoro di solidarietà dimostrando il valore fortissimo della sussidiarietà, con lo sforzo di non lasciare solo nessuno”.