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Pace, in piazza il 5 novembre ‘Non per noi ma per tutte e tutti’

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Pace – Le associazioni, i sindacati, le cooperative sociali, i presidi antimafia, le case delle donne, i comitati, le parrocchie e le fattorie sociali insieme a tutte le realta’ nazionali e territoriali promotrici della mobilitazione ‘Non per noi ma per tutte e tutti. Per la pace, la giustizia sociale e ambientale, contro disuguaglianze ed esclusione’, dopo un confronto tra le realta’ che hanno animato il percorso, hanno deciso unitariamente di convergere nella manifestazione Europe for peace del prossimo 5 novembre a Roma.

“La Pace e’ la condizione imprescindibile per tutte e tutti”. Secondo gli organizzatori “la smilitarizzazione del dibattito politico e la Pace sono premesse indispensabili per cambiare il modello di sviluppo economico, responsabile della crisi e insostenibile in termini sociali e ambientali. La guerra impoverisce, aumenta le ingiustizie sociali, ambientali ed ecologiche a danno soprattutto delle classi sociali che vivono gia’ in grande difficolta’; produce esclusione sociale, allarga le disuguaglianze, le nasconde (spostando l’attenzione sul conflitto) e impedisce di risolverle; rafforza le mafie, la corruzione e amplia la zona grigia rafforzando la criminalita’ organizzata e il ricatto che questa esercita sui territori; distrugge interi ecosistemi”.

Molte tra le realta’ promotrici del percorso ‘Non per noi ma per tutte e tutti’ “lavorano con e per chi fugge dalle guerre che sono in tutto il mondo, ma anche contro gli effetti della guerra ai poveri che viene portata avanti da 15 anni nel nostro Paese. Oggi, all’aumento delle disuguaglianze causato dalle politiche di austerita’ imposte dall’Europa e dall’impatto devastante della pandemia, si aggiunge l’aumento senza controllo di bollette ed energia, conseguenze della guerra e di un modello produttivo ed energetico ostaggio alla dark economy, profondamente iniquo, non democratico e insostenibile.

L’aumento di poverta’ ed esclusione sociale in questi ultimi mesi, effetto della guerra e di una economia di guerra, sta mettendo in ginocchio la maggioranza del paese. Senza interventi immediati rischiamo una catastrofe sociale. Invocare la Pace, dunque, non puo’ prescindere dalla richiesta di giustizia sociale e ambientale; dal superamento delle disuguaglianze e dalla valorizzazione delle diversita’; dal rafforzamento del Reddito di Cittadinanza; da un’offerta di servizi sociali di qualita’ e una riforma del welfare; dalla garanzia del diritto all’abitare; dalla creazione di lavoro dignitoso attraverso una riconversione ecologica ad alta intensita’ di lavoro delle attivita’ produttive e della filiera energetica; dall’istituzione del salario minimo; da politiche di accoglienza solidali e non respingenti; dal no all’Autonomia Differenziata e dalla lotta alle mafie”.

Le realta’ promotrici del percorso “Non per noi ma per tutte e tutti” chiedono a tutte le realta’ sui territori impegnate nelle assemblee territoriali di convergere in piazza il 5 novembre nella manifestazione Europe for peace, per contribuire alla riuscita della manifestazione per la Pace, rilanciando e rafforzando le proposte condivise e la piattaforma sociale con le nostre 7 proposte.

“Nei prossimi giorni in vista della discussione della Legge di Bilancio in Parlamento – annunciano – verra’ indicato un nuovo appuntamento unitario di mobilitazione contro le disuguaglianze e l’esclusione sociale, che avra’ al centro la piattaforma e l’esclusione sociale, che avra’ al centro la piattaforma sociale costruita da centinaia di realta’ sociali e sindacali. Siamo solo all’inizio di un nuovo percorso, indispensabile e necessario. Non per noi ma per tutte e tutti. L’appuntamento per sabato 5 novembre e’ alle ore 10:00 in Piazza Vittorio “!per poi raggiungere insieme la manifestazione”.

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