Torna il tradizionale appuntamento musicale di domani, mercoledì 25 aprile alle ore 21 al Teatro Verdi di Firenze, promosso dall’assessorato alla cultura con l’Orchestra regionale della Toscana. E’ dal 2004 oramai che prosegue la lunga stagione dei concerti dedicati alla Festa della Liberazione dal nazifascismo.
“Il 25 aprile è il giorno della riconquista della libertà grazie al sacrificio di tanti ed è il punto di partenza della ricostruzione del nostro Paese sui valori della democrazia – spiega la vicepresidente della Regione, Monica Barni – E’ una festa per tutte le italiane e tutti gli italiani e in Toscana la Regione ha deciso di celebrarla mettendo al centro la cultura, fondamentale strumento di emancipazione sociale.”
“Pace & Love – sognando un mondo migliore” è il titolo del programma di quest’anno, che mette in relazione due ‘primavere di liberazione’: quella del ‘45 e quella del ‘68 di cui ricorre il cinquantesimo. Musica e parole per ricordare, nel segno della pace e dell’amore appunto, due periodi della storia recente in cui forte è stato il sogno di un mondo migliore, ovvero la fine della guerra e l’inizio della rivoluzione sociale più significativa della scorso secolo. Oltre alla Fondazione Ort per questa edizione si aggiunge anche la collaborazione del Teatro della Toscana, altra prestigiosa istituzione regionale.
Lo spettacolo si comporrà delle parole di Pier Paolo Pasolini, Elsa Morante, Robert Kennedy, Martin Luther King interpretate da Gabriele Lavia e Vinicio Marchioni. I suoni e le musiche saranno quelle di una composizione suggestiva, ma poco nota, di Gian Francesco Malipiero e uno dei titoli più famosi di tutta la storia della musica come la terza sinfonia “Eroica” di Ludwig van Beethoven eseguite, dall’ORT diretta da Fabrizio Ventura.
L’ingresso alla serata è libero, con invito che può essere ritirato presso la biglietteria del Teatro Verdi. Dei mille e cinquecento posti a disposizione quasi tutti oramai sono esauriti.
Paolo Frassinelli direttore servizi musicali Orchesta della Toscana intervistato da Chiara Brilli