Lun 23 Dic 2024
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ToscanaCronacaPadoan, contento di essere candidato a Siena

Padoan, contento di essere candidato a Siena

Soddisfatto anche il sindaco di Siena, Valentini: “Padoan è un galantuomo, uno dei politici piĂą stimati in Europa e protagonista di un’operazione che sembrava impossibile, il salvataggio di Mps, e questo territorio non può che essergli riconoscente”.

“Certo che sono contento della scelta, aggiungo una cosa che non è nota, Siena è stata la mia prima sede universitaria quindi ci sono particolarmente affezionato”: così il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan risponde a chi gli chiede se sia contento di essere candidato nella cittĂ  Toscana. “Padoan è un galantuomo, uno dei politici piĂą stimati in Europa e protagonista di un’operazione che sembrava impossibile, il salvataggio di Mps, e questo territorio non può che essergli riconoscente”. Così il sindaco di Siena Bruno Valentini raggiunto telefonicamente dall’ANSA commenta la proposta di Renzi al ministro dell’Economia di candidarsi nel collegio di Siena. “Se la proposta di Padoan sarĂ  confermata rinnoverò l’appello affinchĂ© il Mef rimanga azionista di Banca Mps piĂą a lungo dei 4-5 anni preventivati”, ha aggiunto Valentini che ha poi concluso: “Mi aspetto che ci saranno candidati anche rappresentanti piĂą vicini al territorio ma se qualcuno doveva essere ‘paracadutato’, Padoan è il migliore”.

“Ottima candidatura Padoan a Siena. Con Matteo Renzi candidato a Firenze mostriamo come sta cambiando una cittĂ  grazie anche alle azioni dei governi del Pd”. Lo scrive su twitter il sindaco di Firenze Dario Nardella. A lui fa eco il senatore Andrea Marcucci, convinto che con Renzi e Padoan “la squadra del Pd in Toscana sarĂ  fortissima”.
“Il fatto che tutti i ministri del governo siano in prima linea – ha poi proseguito Nardella, tornando sul tema in Palazzo Vecchio con i giornalisti – a cominciare da quelli piĂą importanti, con incarichi piĂą rilevanti, è da un lato un’assunzione di responsabilitĂ  davanti ai cittadini, dall’altro è l’opportunitĂ  di raccontare le cose fatte prima dal governo Renzi poi da quello Gentiloni”. E, ha aggiunto, “i ministri del nostro governo rappresentano una squadra: noi non abbiamo un padre padrone ma un progetto, e una collettivitĂ  di personalitĂ , donne e uomini, che possono dimostrare quanto i fatti contino piĂą degli slogan e delle parole”.