“La salma di Lorenzo ha lasciato il Rojava, è arrivata a Erbil ma è ferma lì. Ci sono stati però dei movimenti da parte del Governo, le autorità italiane si sono mosse”. A dirlo è Alessandro Orsetti, il padre del 33enne fiorentino ucciso in combattimento dall’Isis in Siria mentre militava come volontario a fianco delle milizie curde.
Da parte del Governo “c’è stato un segnale, stamani parlavo con il sindaco di Firenze che mi ha detto di aver” avuto un colloquio “col ministro degli Esteri”, in visita in città. Nardella “mi ha detto” anche “che richiamerà l’ambasciatore, che lui conosce direttamente. La situazione sembrava statica”, poi “si è smossa”. Rispondendo ad una domanda sul tempo che trascorrerà prima che la salma possa rientrare in Italia, Orsetti ha detto di “non avere idea di quanto ci voglia”, facendo intendere però che le tempistiche non saranno brevi.
Orsetti aveva parlato, lo scorso 23 aprile, di problemi di comunicazione tra Ypg e consolato italiano, “problemi che sono stati risolti” anche perché “abbiamo sollecitato i curdi”. Adesso, ha precisato, “la salma si trova in Iraq, c’è tutta la parte di procedura che non è gestita direttamente dal consolato” italiano “ma dalle autorità irachene” come “il riconoscimento medico-legale”. La salma di Orsetti è stata salutata con onorificenze militari dalle milizie curde.