Polemiche a Settignano, frazione in collina del comune di Firenze, per un’iniziativa di Casapound e Lealtà Azione ieri. Palagi “Ci descrivono saluti romani, fiaccole e presenza di forze dell’ordine. C’è stato un preavviso per ricordare Sergio Ramelli, nato il 13 marzo del 1975, che poi si è trasformato in un raduno nostalgico ed eversivo?”
“Da Settignano – afferma in una nota il capogruppo di Spc a Palazzo Vecchio Dmitrij Palagi – ci giungono mail e foto che testimoniano quanto sarebbe avvenuto nella serata di ieri, al monumento ai caduti in via San Romano. Ci descrivono saluti romani, fiaccole e presenza di forze dell’ordine. C’è stato un preavviso per ricordare Sergio Ramelli, nato il 13 marzo del 1975, che poi si è trasformato in un raduno nostalgico ed eversivo? Esprimiamo solidarietà alla residenza di Settignano, giustamente indignata per aver dovuto assistere a un simile episodio”. “Invitiamo tutte le forze antifasciste a non tacere e pretendere che quanto avvenuto non possa ripetersi, verificando tutti i fatti”, conclude Palagi.
Alcuni utenti sui social hanno pubblicato immagini di fiori bianchi adagiati al monumento ai caduti in via San Romano, esprimendo critiche.
“Quel che è accaduto ieri sera a Settignano è gravissimo. Gruppi di estrema destra hanno manifestato con saluti romani e fiaccole al monumento ai caduti in via San Romano. Un fatto inaccettabile che condanniamo. Siamo indignati per quello che è accaduto”. È quanto affermano i consiglieri comunali di Pd, Avs-Ecolò e lista civica Funaro, a proposito di un’iniziativa di Casapound e Lealtà Azione ieri a Settignano, frazione in collina del comune di Firenze.
“Questi gruppi di estrema destra – aggiungono in una nota i consiglieri – hanno voluto portare un ricordo simulando azioni vietate anche dalla nostra Costituzione. Firenze, città Medaglia d’oro della Resistenza, sempre in prima fila nelle rivendicazioni delle libertà e dei diritti dell’uomo è saldamente fondata su valori antifascisti, come anche la nostra Costituzione. Inneggiare al fascismo è oltraggioso e lesivo della città e della memoria”.