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ToscanaCronaca🎧 Palazzo Pitti: riapre il Museo della Moda e del Costume

🎧 Palazzo Pitti: riapre il Museo della Moda e del Costume

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🎧 Palazzo Pitti: riapre il Museo della Moda e del Costume
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Un totale riallestimento con  otto sale nuove,  sessanta abiti,  accessori preziosi dal Settecento ai primi anni Duemila. Da oggi è visitabile anche  la sezione sul costume del Diciottesimo e Diciannovesimo secolo, venti capi rari rappresentativi del lusso dell’epoca.

Dal  ‘mantello-kimono’ creato da Mariano Fortuny per Eleonora Duse, alla tunica ‘flapper’ anni Venti di Chanel,  al lusso regale delle creazioni di Emilio Schubert, il sarto delle dive negli anni Cinquanta (celebri i suoi capi per Gina Lollobrigida e Sophia Loren), passando per la guaina nera firmata Jean Paul Gaultier e resa celebre da Madonna, fino al  vestito di Patty Pravo ideato nei primi Ottanta da Gianni Versace, ed indossato in un’edizione del festival di Sanremo. Il Museo  della Moda e del Costume riapre con un nuovo allestimento, nuova ambientazione, nuove luci ed un dialogo intenso con alcune  opere della Galleria d’Arte Moderna  a significare l’importanza degli abiti e degli accessori indossati dagli uomini e dalle donne nel corso dei secoli nella definizione dell’estetica e della cultura di un’epoca specifica.

Il Museo della Moda e del Costume (già noto come “Galleria del Costume”), il terzo al mondo per importanza,  è situato nella Palazzina della Meridiana, addossata all’ala meridionale di Palazzo Pitti.

Fondato nel 1983,  costituisce costituisce il primo museo statale italiano dedicato alla storia della moda e alla sua valenza sociale. Nel complesso, la collezione di opere ospitate, esposte a turno, comprende abiti e accessori di moda dal XVIII secolo ad oggi, oltre a biancheria intima, gioielli e bigiotteria, e un affascinante corpus di abiti di scena di celebri film, opere di teatro e di lirica – a firma di grandi registi del Novecento – indossati da star del cinema e dello spettacolo, italiane e internazionali.

Fra i costumi antichi si annoverano gli abiti funebri cinquecenteschi di Cosimo I de’ Medici, Eleonora di Toledo e del figlio don Garzia, esposti in permanenza dopo un complesso restauro.

12 nuove sale (più l’ottocentesco Saloncino da Ballo), tornano ad essere visitabili a quarant’anni dalla fondazione di questa straordinaria sezione delle Gallerie.  Si inizia con una selezione di oltre 50 abiti (sugli oltre 15mila pezzi conservati nei depositi), corredati da una sontuosa scelta di scarpe, cappelli ed altri accessori.

L’inaugurazione di oggi costituisce il primo atto del rinnovo totale del Museo della Moda e del Costume: in primavera, infatti, saranno pronte per i visitatori altre dieci sale, con in mostra i più suggestivi costumi della nobiltà e aristocrazia dal Cinquecento all’Ottocento, insieme ad una sala interamente dedicata ai gioielli.

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