Il Codacons ha annunciato che oggi presenterà un esposto alla procura di Siena per la morte di Raol, il cavallo abbattuto per le ferite riportate nel corso del Palio straordinario corso sabato scorso
“Già in passato – spiega in una nota Carlo Rienzi, presidente Codacons – ci siamo rivolti alla magistratura per denunciare l’abbattimento di cavalli a seguito del Palio di Siena, una manifestazione che rappresenta un indubbio pericolo per l’incolumità degli animali e che appare obsoleta e immotivatamente cruenta. Con l’esposto odierno vogliamo siano verificate le responsabilità dei soggetti pubblici e privati organizzatori dell’evento, e capire se vi siano state carenze od omissioni che hanno determinato la morte del cavallo”.
Nello specifico il Codacons chiede di verificare se sussistano responsabilità “a carico del Comune di Siena, degli organizzatori della manifestazione, nonché di tutte le amministrazioni e, o società interessate e, o contrade interessate e a carico di soggetti, privati e, o istituzionali, addetti ad attività di controllo e di sicurezza”. L’associazione chiede infine una “valutazione seria della possibilità di imporre il divieto a questa e altre manifestazioni analoghe che possono provocare danni e lesioni agli animali”.
Sull’accaduto è intervenuto anche il consigliere di amministrazione di Viale Mazzini, Riccardo Laganà: “In una Rai che guarda al futuro rivolgendosi soprattutto alle nuove generazioni è spiacevole constatare che si debba ancora oggi trasmettere degli eventi che, seppur legati ad antiche tradizioni, non sembrano più essere compatibili con i valori condivisi della società contemporanea. È questo il caso, ad esempio, del Palio di Siena dove giusto ieri è stato abbattuto il meraviglioso cavallo Raoul dopo l’ennesimo rovinoso incidente”.
“Le immagini della gamba spezzata, ripresa più volte dai media, è molto forte, al pari di qualsiasi altra scena violenta, certamente da non giustificare o legittimare. Nel segno dei valori della tradizione – aggiunge Laganà, consigliere eletto dai dipendenti della tv pubblica e animalista convinto – viene purtroppo veicolato anche l’incivile messaggio che gli animali, e dunque i soggetti più deboli, possano esseri considerati come oggetti che, una volta danneggiati, si possono rottamare per sempre”.
“Ritengo che la nuova Rai, con i suoi nuovi linguaggi multimediali, debba aprire la mente delle nuove generazioni alla compassione e al rispetto per il prossimo, animali compresi. Per fortuna la nostra azienda di servizio pubblico ha nel suo palinsesto il rispetto per l’ambiente e per gli animali. Su questa linea occorre proseguire – conclude Laganà – e per questo ritengo sia ormai fuori luogo trasmettere eventi come il Palio di Siena che certamente non educano al rispetto delle caratteristiche etologiche dei nostri amici animali”.