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A Pisa un albero e una panchina rossa per Barbara Capovani

Psichiatra uccisa

Un’area verde nei pressi della Porta di San Zeno, sotto le mura a ridosso del centro storico di Pisa, è stata intitolata stamani a Barbara Capovani, la psichiatra dell’Asl Toscana nord ovest aggredita a morte nell’aprile scorso all’esterno del suo reparto da un ex paziente, Gianluca Paul Seung.

“Con questo piccolo segno – ha commentato il sindaco
Michele Conti – la città ne rende indelebile il ricordo”. Il Comune ha piantato un albero e collocato una panchina rossa con una targhetta che porta il nome della psichiatra sotto quello che tutto ormai riconoscono come il suo motto: “Voglio amore”. “Il Comune – ha aggiunto Conti – ha scelto quest’area, d’accordo con la famiglia di Barbara perché è un luogo significativo molto frequentato e l’albero, un ginko biloba, simbolo di resilienza, ricorderanno per sempre il suo sacrificio e quanto i medici siano esposti a pericoli nell’esercizio delle loro funzioni”. L’assessore comunale ai servizi demografici, Gabriella Porcaro, ha infine spiegato che “l’intitolazione è stata fatta in deroga alla legge che prevede che siano trascorsi 10 anni dalla morte prima di poterla fare e ciò può avvenire per motivi di benemerenza che Barbara ha certamente dimostrato di avere visto che ha dedicato tutta la sua vita ai suoi pazienti”. Alla cerimonia erano presenti i familiari della psichiatra uccisa, gli ex colleghi e molti amici.

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