Lun 23 Dic 2024
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Parigi, in piazza più di 140.000 manifestanti contro aumenti e ‘inazione climatica’

Domenica le strade di Parigi si sono colorate con i volti, le bandiere e gli striscioni di migliaia di manifestanti arrabbiati scesi in piazza per dire basta agli aumenti e all’inazione climatica.

La rabbia dei manifestanti, uniti nelle strade dal partito di estrema sinistra guidato da Mélenchon, ha aumentato la pressione sul governo del presidente Emmanuel Macron. Questa potrebbe dare il là ad una settimana di fuoco per il governo centrista in carica. Martedì infatti è previsto lo sciopero dei trasporti, al quale si potrebbero aggiungere gli scioperi salariali. Questi ultimi hanno già bloccato le raffinerie e i depositi di carburante, scatenando una carenza cronica di benzina che sta logorando i nervi di milioni di lavoratori e di altri automobilisti, con la formazione di file gigantesche alle stazioni di servizio.

In Parlamento il governo di Macron si tiene sulla difensiva. Durante le elezioni legislative di giugno ha infatti perso la maggioranza, rendendo molto più difficile per la sua alleanza centrista attuare la propria agenda interna. Inoltre, la discussione parlamentare sul piano di bilancio del governo per il prossimo anno si sta rivelando particolarmente difficile.

Questa situazione ha portato il leader dell’estrema sinistra Jean-Luc Mélenchon ad affermare, durante un discorso di fuoco alla marcia di Parigi, che Macron è “fritto” e che la sua leadership sta facendo precipitare la Francia nel “caos”. Infatti, secondo lui i ministri di Macron, per far passare il bilancio dalla Camera bassa del Parlamento, dovrebbero non passare per il voto dei legislatori. In altre parole, il bilancio dovrebbe essere approvato senza alcuna votazione. Questa ipotesi controversa ha provocato forti fischi da parte della folla.

Marcia a Parigi

Secondo gli organizzatori, in piazza più di 140.000 manifestanti nella “marcia contro l’alto costo della vita e l’inazione climatica”, come l’hanno definita. Al fianco di Mélenchon ha manifestato la scrittrice francese Annie Ernaux, che quest’anno ha vinto il Premio Nobel per la letteratura. Mélenchon – due volte battuto da Macron alle elezioni presidenziali – ha dichiarato la protesta “un immenso successo”.

In piazza molteplici richieste. Oltre a chiedere investimenti massicci contro la crisi climatica, i manifestanti hanno anche chiesto misure di emergenza contro il rincaro dei prezzi. Tra queste il congelamento dei costi dell’energia, dei beni di prima necessità e degli affitti, e una maggiore tassazione dei profitti inattesi. Il deputato Christophe Bex, del partito di sinistra France Insoumise, ha definito la marcia “una dimostrazione di forza” per dimostrare “che un altro mondo è finalmente possibile se siamo tutti insieme e tutti uniti”.