Partecipazione: “Pezzi di città possono essere ridisegnati ascoltando i cittadini. La Toscana può trovare un uso vero dei percorsi partecipativi come strumento progettuale. Per questo occorrono competenze risorse e capacità di orientamento e su questo ci attiveremo”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale alla partecipazione Stefano Ciuoffo in occasione dell’evento promosso a Firenze dall’Associazione Italiana per la Partecipazione Pubblica, nell’ambito del suo decennale. Un confronto e un patto per una maggiore efficacia e inclusività dei processi partecipativi con le Regioni Emilia Romagna, Toscana e Puglia. (AUDIO intervista di Chiara Brilli)
“È molto importante che il prezioso convegno voluto dalla Associazione Italiana per la Partecipazione Pubblica si svolga proprio in Toscana e proprio in Consiglio regionale – dichiara il presidente dell’Assemblea legislativa della Toscana, Antonio Mazzeo. – L’obiettivo fondamentale del mio mandato è infatti di rendere sempre più l’assemblea legislativa strumento di partecipazione democratica dei toscani. Inoltre non va dimenticato che la nostra Regione sia stata una fra le principali protagoniste nella costruzione della legislazione a sostegno della partecipazione pubblica. Ed è per questo quindi che credo che possa divenire, assieme alle altre Regioni protagoniste del confronto e cioè Emilia Romagna e Puglia, nuova spinta propulsiva per un processo di ampliamento della partecipazione, che, oggi più che mai, si dimostra non solo utile, ma anche necessario. Il mio auspicio è che da questi incontri possano arrivare indicazioni utili da tradurre in azioni concrete sia per il legislatore regionale sia per le giunte che governano le varie regioni. È indubbio, infatti, che oggi, pensiamo al crescente astensionismo elettorale, assistiamo a un pericoloso scollamento fra cittadini e politica, fra rappresentati e istituzioni. Così come è altrettanto indubbio che oggi lo sviluppo scientifico e tecnologico ci permette di utilizzare nuovi strumenti di democrazia sia diretta che delegata, come dimostra il dibattito mondiale sulla cosiddetta e-democracy e nazionale sulla raccolte di firme referendarie on-line. Siamo cioè di fronte a una nuova stagione democratica dove si vedono sia rischi che potenzialità. E credo – conclude Mazzeo – che il lavoro dell’Associazione Italiana per la Partecipazione Pubblica ci aiuterà a scegliere la strada per aumentare le potenzialità e ridurre i rischi”.
“La Regione Toscana – afferma l’Assessore alla Partecipazione Stefano Ciuoffo – riconosce fin dallo Statuto, all’articolo 3, il diritto dei cittadini alla partecipazione attiva e all’elaborazione delle politiche pubbliche regionali. E’ stata la prima regione ad emanare un’apposita legge per la valorizzazione e la promozione di incontri finalizzati al coinvolgimento dei cittadini nelle scelte pubbliche e alla diffusione delle buone pratiche. Con il Protocollo, che presenteremo al convegno, tre regioni italiane decidono di fare rete per rafforzare la conoscenza e la diffusione delle buone pratiche partecipative, al fine di permettere una crescita comune. Cercheremo così – conclude Ciuoffo – di promuovere lo sviluppo e il consolidamento delle competenze collettive attraverso momenti di confronto di natura tecnica, politica, culturale, come questo, costruendo così una ‘comunità di pratiche’ (funzionari, dirigenti, amministratori, cittadini e associazioni) in grado di aumentare la propria capacità di innovazione civica tutta a vantaggio dei cittadini”.
Nel pomeriggio alle 15.00, Filomena Maggino, coordinatrice del Dipartimento per il Benessere Integrale presso Pontificia Accademia Mariana Internationalis, con l’intervento “Benessere e Partecipazione” aprirà il workshop su dodici esperienze portate dai soci di Aip2 di diverse regioni. A partire da una domanda comune – Come rendere più generativa la Partecipazione? – Daniela Scaravilli, Dimitri D’Andrea, Gilda Esposito, Jacopo Zetti intervisteranno i protagonisti, per far emergere gli ingredienti essenziali capaci di rafforzare fiducia, inclusione, efficacia nei processi partecipativi.
Le esperienze che saranno “esplorate” riguardano percorsi di coinvolgimento di vicinato a Firenze, Ravenna e Pontedera; laboratori di quartiere a Terlizzi (BA), Valdobbiadene (TV) e Roccaporena di Cascia (PG); processi di co-progettazione a scala comunale sviluppati a Senigallia (AN), Cesano Boscone (MI) e Ferrara; le reti multi-attore attivate su aree vaste dal GAL Flaminio Cesano (AN), dall’Unione Colline Matildiche (RE) e dalla Rete dei produttori di qualità del Patrimonio Dolomiti UNESCO Trentino – Friuli Venezia Giulia.