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Parto trigemellare con la stessa placenta al San Giovanni

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Firenze, sono in buona salute le tre gemelline venute alla luce nel Punto Nascita del San Giovanni di Dio. Dopo aver superato brillantemente la fase critica del parto legata alla prematurità, avvenuta con taglio cesareo alla 31esima settimana di gestazione, sono ora nella loro casa.

La loro nascita ha rappresentato un evento eccezionale per il presidio ospedaliero fiorentino (diretto dal dottor Simone Naldini): le tre gemelline condividevano la stessa placenta (gravidanza monocoriale) e tale evenienza si verifica ogni 200mila nascite.  In pratica le bambine si trovavano nello stesso sacco amniotico ed erano nutrite dalla stessa placenta. L’eccezionalità del parto è oltremodo tale in quanto trattasi della seconda nascita trigemellare monocoriale (3 gemelli identici) sempre nel 2022 nell’ospedale di Torregalli.

Le attuali tre bambine sono nate alla fine del mese di giugno ma la direzione sanitaria del presidio ha ritenuto di darne notizia solo dopo le loro dimissioni dalla Terapia Intensiva Neonatale, diretta dalla dottoressa Beatrice Gambi.

Le bambine pesavano alla nascita rispettivamente 1250, 1490 e 1800 grammi, e non hanno presentato gravi problematiche né al momento del parto, né nelle fasi successive.

Il parto ha visto la partecipazione di una numerosa équipe composta dalla dottoressa Anna Franca Cavaliere (direttrice ad interim con Prato della struttura complessa di ostetricia e ginecologia fino alla fine del mese di giugno), e dai ginecologi i dottori Rodolfo Gordigiani e Cecilia Molino, oltre alle ostetriche Maria Zappalà, Crisina Batistoni, Naomi Tessitore e Katia Lombardo.

Il dottor Francesco Fanfani, ha invece eseguito l’anestesia subaracnoidea sulla partoriente; tale anestesia loco-regionale, permette alla mamma di essere vigile e di “partecipare” alla nascita dei figli.

La struttura di ostetricia e ginecologia dal 1 luglio scorso è diretta dal dottor Claudio Meloni.

La dottoressa Cavaliere ha spiegato che le nascite trigemine monocoriali (monozigotiche e con unica placenta) sono un evento raro nelle sale parto ed inoltre la gemellarità monocoriale sebbene con le stesse complicanze ostetriche di una gravidanza pluricolariale presenta problematiche specifiche, riconducibili alla presenza nella placenta di anastomosi (collegamenti vascolari che connettono la circolazione ombelicale dei feti).

Il dottor Alberto Mattei, Direttore del Dipartimento Materno Infantile, ha sottolineato l’importanza della rete ostetrica aziendale. “Le donne residenti nei territori afferenti alla nostra Azienda Sanitaria possono rivolgersi a qualsiasi nostro ospedale e successivamente saranno prese in carico negli ospedali San Giovanni di Dio e Santo Stefano di Prato; in questi due presidi vengono coordinate le gravidanze a rischio di tutta l’Azienda con l’assistenza più appropriata in relazione ai quadri clinici che presentano, così come in altri presidi vengono trattate altre patologie femminili”.

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