Firenze, l’ondata tardiva di gelo polare che sferza l’Italia non raffredda l’entusiasmo dei turisti, specie stranieri, per le città d’arte a Pasqua: secondo le stime di Assoturismo Confesercenti saranno 1,7 milioni le presenze nelle mete culturali del paese, con 190 mila pernottamenti in più rispetto alla Pasqua 2022.
Oltre la metà, quasi un milione, saranno gli stranieri che affolleranno per Pasqua Roma, Firenze, Venezia, Milano, ma anche Napoli, Palermo, Torino, Pisa, Bologna, Ferrara, Pompei.
Ma se ristoranti, hotel e agriturismi si preparano al sold out e a un week end di affari, con una spesa complessiva per la tavola che sfiora 1,2 miliardi, 100 milioni in meno del pre-Covid e 150 milioni in più dell’anno scorso, sulle vacanze di 10 milioni di italiani – stima Confcooperative – peseranno l’inflazione e i rincari: al tutto esaurito delle colombe extralusso di 50 euro a Milano farà così da contraltare chi non potrà permettersi neanche l’uovo.
Secondo l’indagine realizzata da Cst Centro studi turistici per Assoturismo Confesercenti, per Pasqua il movimento turistico in città e centri d’arte registrerà il +12% di presenze rispetto al 2022, con una saturazione media delle strutture ricettive all’80%.
In aumento statunitensi, francesi, britannici, spagnoli, austriaci, olandesi, polacchi e svizzeri, più lenta la ripresa da Cina, Giappone, Australia, Corea del Sud, India, Brasile, Canada, assenti i russi.
“I numeri di quest’anno – commenta Vittorio Messina, presidente di Assoturismo – si avvicinano molto a quelli del 2019, 1,7 milioni contro 1,8 milioni, anche se l’ultima Pasqua prima della pandemia era legata al ponte del 25 Aprile.
Probabilmente il freddo di questi ultimi giorni ha scoraggiato qualcuno e non ci ha permesso di raggiungere a pieno i livelli pre-crisi, ma contiamo su un 2023 di grandi numeri”.
Si avvicinano ai dati pre-Covid anche le prenotazioni per i viaggi all’estero: nei ponti di Pasqua, 25 aprile e 1° maggio – rileva l’Osservatorio Astoi Confindustria Viaggi – trionfano le crociere sul Nilo e i soggiorni balneari nel Mar Rosso, così come le Canarie e Capo Verde per il mare e la Giordania per i tour.
Sul lungo raggio, è leader l’Oceano Indiano: Zanzibar, Maldive, Seychelles, Mauritius. Buoni risultati anche per Giappone e Stati Uniti. L’impatto dell’inflazione ha comportato il rincaro dei pacchetti turistici, dal 10 al 20% a seconda delle destinazioni: i viaggiatori che possono concedersi vacanze all’estero hanno scelto così formule di advance booking, che premiano i clienti che prenotano prima.
Nonostante le difficoltà, gli italiani sono alla ricerca della normalità: se 3 su 10 festeggeranno la Pasqua a casa in famiglia, 6,4 milioni andranno al ristorante, secondo Fipe-Confcommercio, sborsando nel complesso 400 milioni.
Oltre un milione e mezzo tra Pasqua e Pasquetta sceglierà invece il pranzo in agriturismo, secondo Coldiretti e Cia. Nel complesso, saranno 11,5 milioni a regalarsi un viaggio durante le feste, 2 milioni e mezzo in meno dell’anno scorso, stima il Codacons, che punta il dito contro il caro prezzi: i biglietti aerei per i voli nazionali sono aumentati del 71,5% rispetto al 2022, quelli internazionali del 59%; i pacchetti vacanza costano il 14,7% in più, mentre dormire in albergo è più caro del 13,3%, +7% i villaggi vacanza, +7.3% il costo di una cena fuori.
Oltre che con i listini alle stelle, i vacanzieri devono fare i conti con il maltempo: l’ondata di freddo che sta entrando sul Nord Ovest e poi raggiungerà il Centro è pronta a portare gelate e -4°C anche in pianura. La domenica di Pasqua sarà instabile al Sud e localmente anche sulla fascia adriatica, sempre con temperature sotto la media del periodo.
Il tempo migliorerà a Pasquetta, con sole al mattino, quasi ovunque però disturbato da temporali a macchia di leopardo nel pomeriggio. Da martedì, invece, arriverà l’anticiclone africano.