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🎧 Emiliano Fossi: “Pd primo partito in Toscana grazie a un duro lavoro”

A neppure dodici ore di distanza dall’ultimo spoglio, il PD Toscana convoca la stampa per un commento dei risultati delle europee e delle amministrative. Con il segretario regionale Dem, Emiliano Fossi, c’erano anche il coordinatore Andrea Giorgio e il responsabile enti locali del partito toscano, Stefano Bruzzesi. “Questo risultato è il frutto di un duro lavoro di un anno e mezzo”, ha dichiarato Fossi. E sui vari ballotaggi in Toscana, dice: “La partita la vinceremo, ad iniziare da Firenze, ma non ci dobbiamo rilassare”.

“Questo risultato è frutto di un duro, durissimo lavoro, che viene ripagato, il frutto lavoro di un anno a mezzo”. Sono le parole di Emiliano Fossi, segretario dem per la Toscana nella sede di un Pd in festa, non senza cautela. Testa alta, dunque, dopo una campagna elettorale definita “di contenimento”, almeno nei tre capoluoghi di provincia – Firenze, Prato e Livorno -, granai elettorali che il centro destra avrebbe voluto espugnare. Ma il Pd taglia un primo traguardo grazie a due punti di forza, spiega Fossi: “innanzitutto a un partito unito, come quello che è risultato in Toscana e che fino ad oggi non c’è mai stato, cioè con uno spirito unitario vero” e, secondo fattore “cui si deve il grande distacco elettorale, a una linea politica chiara”. Dati alla mano, si ripercorrono la battaglia sul salario minimo, con la proposta di inserirlo, per opere e servizi, negli appalti comunali, la Carta di Firenze dopo la tragedia di via Mariti, il piano della sanità pubblica che il Pd ha sostenuto condividendo la scelta della Regione, anche se impopolare – il riferimento naturalmente è all’aumento dell’aliquota IRPEF – e poi le politiche migratorie “aprendo i nostri porti e dicendo con nettezza ‘no’ ai CPR che sono vere e proprie prigioni dove vengono meno tutti i diritti umani”. Sempre al Pd, prosegue Fossi, si deve la denuncia ferma delle manchevolezze del governo, “ad esempio sul fronte alluvione e sui tagli ai fondi dei comuni”. Su questo e altro  i democratici toscani “hanno costruito la loro diversità”. Il dato politico, questo 32% a livello regionale ed europeo, si traduce inoltre in un plauso “a un tipo di approccio inclusivo nella costruzione delle coalizioni”, sottolinea Fossi.

In Toscana, è stato ricordato, su 185 Comuni (su 273) al voto, 132 vanno ad un sindaco sostenuto dal Pd, 35 a sindaci del centrodestra o comunque non sostenuti dai Dem, mentre i ballottaggi sono 18. Alle europee, ha sottolineato Fossi, “mi aspettavo un bel risultato nazionale ma non il 24%. Siamo contenti di andare così bene. Sulle amministrative i risultati sono positivi ma non scontati. Il Pd veniva da una fase di grande difficoltà che ci portava a vedere contendibili tutti i contesti, anche dove abbiamo governato bene. Le conquiste che abbiamo ottenuto non sono per un retaggio storico ma grazie al lavoro quotidiano”. “Schlein ha voluto liste forti e competitive – ha aggiunto -, stare sui temi e dare una risposta a sinistra alle inquietudini e alle speranze dei territori. Questa è una grande novità ma è anche una cosa faticosissima. Schlein ha fatto una campagna vera, in lungo e largo, tra le persone. Così si designa il profilo del nuovo partito che sta nei contesti tra le persone, non facendo passerelle”.

Con la frase slogan, “servono voti, non veti”, il Pd si proietta ora verso la prossima sfida, superata brillantemente quella a Livorno e a Prato, rispettivamente con Luca Salvetti e Ilaria Bugetti. “Un Pd protagonista dunque nelle città, dove si costruiscono alleanze sulla base dei programmi e si scelgono candidati competitivi”. La Firenze di Sara Funaro va dunque di slancio al ballottaggio parlando direttamente a cittadini e cittadini, “Schmidt dicono da via Forlanini- non è che un marziano catapultato da Roma. I fiorentini sanno cosa c’è in gioco e l’appello è a quella Firenze democratica”. Ma non solo. I dem puntano a una mobilitazione collettiva nelle città dove si va al ballottaggio, e sono ben 17 comuni. “Se una forza e persone ed esponenti dei partiti che si riconoscono di centrosinistra si sentono davvero tali – ha concluso Fossi  hanno una sola scelta: sostenere con forza e convinzione Sara Funaro. Noi ci aspettiamo questo”.

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