“Non mi sento un tifoso ma un sostenitore convinto sì. Perché consapevole del pericolo a cui andremmo incontro in caso di elezioni anticipate. Un pericolo non per la democrazia ma per l’economia del Paese”. Lo dice a Repubblica, Dario Nardella, sindaco di Firenze, promuovendo l’intesa tra Pd e Cinque stelle per la formazione di un nuovo governo.
Su un accordo con il M5s, “più che di pericolo – spiega Nardella – parlerei di sfida. Quando si mette davanti l’interesse del proprio Paese su temi e azioni chiare e trasparenti la gente capisce”, “alcuni temi – aggiunge respingendo l’idea che i due partiti siano divisi su tutto – sono già superati come ad esempio la Tav, lo ha detto lo stesso Conte. Per altre questioni l’unico modo è quello di vedere le carte e di affrontare i problemi. Gli italiani vogliono soluzioni non polemiche. E su questo Pd e 5 Stelle si giocano tutta la loro credibilità”.
“Renzi – osserva anche – ha lanciato un’ottima idea e Zingaretti la sta sviluppando bene e in maniera ferma, preoccupandosi di salvaguardare la coerenza. Io ho fiducia in lui in questo momento”. Alla domanda se con la nascita di un governo giallorosso si potrebbero ipotizzare intese Pd-M5s anche a livello locale, risponde: “Non lo escluderei. Anche se mi sembra prematuro parlarne. Certo più il governo nuovo nascerà su un patto chiaro, più sarà facile trarne vantaggio a livello locale. Andiamo per tappe. Prima una soluzione nazionale, poi potremo parlare con tranquillità anche delle regionali”.