Sab 23 Nov 2024
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Pd: Nardella, sì a cambio nome e simbolo

“Mi convince l’idea di proporre una unità di forze democratiche. E di farlo per arrivare a un’Europa diversa e più forte”. Lo dice alla Stampa il sindaco di Firenze, Dario Nardella, spiegando il suo appoggio al manifesto europeista di Carlo Calenda.

“Non trovo scandaloso cambiare simboli e nomi – spiega Nardella sull’ipotesi di cambiare il simbolo del Pd – Il punto però è arrivarci dopo aver trovato nuove idee e modelli organizzativi, altrimenti è come un’azienda di biscotti che non riesce più a vendere e, anziché cambiare la ricetta, cambia solo il nome”.
Sulla possibilità che ci sia spazio anche per gli ex compagni di LeU, come Bersani e D’Alema, il primo cittadino di Firenze argomenta: “Questa unità non si deve basare su un rassemblement di ceto politico. Piuttosto bisogna dare spazio a mondi che
finora si sono sentiti traditi dalla politica. A partire dai territori: sono contento che molti sindaci abbiano firmato questo appello”. E sull’opportunità del famoso partito dei
sindaci osserva: “Non è questo il punto, è dare alle città un ruolo di primo piano. A febbraio a Parigi ci incontreremo con i sindaci di Londra, Parigi, Milano, Berlino e Atene per discutere
di Europa”. Su chi possa guidare questa eventuale lista unitaria, Nardella aggiunge: “Il leader è fondamentale, e ancora lo dobbiamo trovare. Io per ora non lo vedo”. “A Renzi – dice anche – non consiglio di firmare. Capire se stare in prima linea o no denota una leadership matura”.

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