Il Pd Toscana accusa pesantemente il governo Meloni, che non vuole concedere i 300 milioni promessi dal precedente governo Draghi: “I collegamenti ferroviari sono necessari per i servizi del porto di Livorno oggi e per quella che sarà la Darsena Europa domani”
Il messaggio del Pd Toscana nei confronti dell’attuale governo Meloni è chiaro: “Giù le mani dai 300 milioni per Livorno”. L’opposizione dei membri del Pd deriva dalla possibilità di veder negati i 312 milioni di euro per il ‘Collegamento dell’interporto di Guasticce alla linea Pisa-Vada via Collesalvetti e bretella per il collegamento diretto tra la linea Firenze-Pisa e la linea Pisa-Vada via Collesalvetti (By-pass di Pisa)’, tra l’altro già inseriti nella programmazione economica dal precedente governo Draghi.
“Il governo Meloni vuole depennare i fondi già stanziati dal precedente governo per il collegamento e la connessione tra porto, interporto e la rete ferroviaria ed i grandi corridoi europei, portando la cifra da 312 a 12 milioni”, denuncia Emiliano Fossi, deputato e segretario del Pd Toscana.
I collegamenti ferroviari, sottolinea il deputato Pd, “sono necessari per i servizi del porto di Livorno oggi e per quella che sarà la Darsena Europa domani. Un’opera da oltre 300 milioni è un’opera di valenza regionale, per questo ci siamo già attivati con i componenti della segreteria regionale che si occupano della materia per denunciare davanti all’opinione pubblica questa pesante sottrazione affinché il governo torni subito sui suoi passi”.
Sostenuto da dati oggettivi, Fossi afferma che “non ci può esser competitività senza infrastrutture”.
Sulla questione intervengono anche i consiglieri regionali Pd, Francesco Gazzetti, Gianni Anselmi e Vincenzo Ceccarelli , che osservano: “Togliere il finanziamento di 300 milioni per la realizzazione dei collegamenti ferroviari del porto di Livorno e dell’interporto di Guasticce è una scelta inammissibile che ci lascia allibiti”.
È inaccettabile che questo Governo, continuano, “faccia venire meno le risorse, già stanziate dal precedente esecutivo, a un progetto fondamentale per lo sviluppo logistico dello scalo di Livorno e per tutta la Toscana. Un’opera per cui ci sono impegni assunti e programmati e che non possono essere cancellati con un tratto di penna”.
Per questo, chiudono, “porteremo la questione in Consiglio regionale, chiedendo alla Giunta di intervenire presso il Governo. Su questo tema, irrinunciabile per Livorno e per tutta la Toscana, non arretreremo neanche di un centimetro”.
Si espresso a riguardo anche Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio, che ha notato: “In pochi mesi il governo Meloni è riuscito a togliere 300 milioni di finanziamenti, già stanziati con il Governo Draghi per i collegamenti ferroviari connessi al porto di Livorno, per destinarli ad altre finalità”.
Si tratta, incalza, “di una serie di opere fondamentali per la realizzazione dei collegamenti ferroviari del porto di Livorno con il corridoio Ten -T Scandinavo-Mediterraneo, attesi da anni, ma che rischiano quindi di subire ulteriori ritardi”.
“Con quale coraggio Matteo Salvini si ripresenterà in Toscana?”. Nei giorni scorsi il Ministero delle Infrastrutture ha portato le risorse disponibili a 12 milioni di euro con la complicità dei nuovi vertici di Rfi. “Chiediamo a Salvini di reintrodurre immediatamente questi finanziamenti già stanziati”, conclude Simiani.