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Pdl fine vita. PD:  due consiglieri verso non voto

PD su fine vita. Consiglio regionale della Toscana , legge toscana diffusa

E’ quanto emerso dalla consueta riunione del gruppo Pd che anticipa le seduta d’aula.

Secondo quanto si apprende, alla riunione hanno partecipato, oltre ai consiglieri regionali, anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e il segretario regionale Dem, Emiliano Fossi. Sull’atto è atteso anche il voto favorevole del M5s e di Italia Viva; quest’ultimo subordinato

Un paio di consiglieri su 23 che on voterebbero la Pdl di iniziativa popolare sul fine vita, ovvero  sul suicidio medicalmente assistito.  E’ quanto emerso dalla consueta riunione del gruppo Pd che anticipa le seduta d’aula. La Pdl è all’ordine del giorno della seduta del Consiglio regionale in programma il 10 e l’11 febbraio.

In questi giorni sono proseguite le interlocuzioni della maggioranza con il mondo dei vescovi, che avevano espresso la loro contrarietà alla legge. Oggi dovrebbe svolgersi un’ulteriore confronto con l’obiettivo di entrare nel merito della norma. 

Secondo quanto si apprende, alla riunione di ieri  hanno partecipato, oltre ai consiglieri regionali, anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e il segretario regionale del PD , Emiliano Fossi. Sull’atto è atteso anche il voto favorevole del M5s e di Italia Viva; quest’ultimo subordinato all’accoglimento di un ordine del giorno collegato alla norma.

La Toscana potrebbe essere la prima regione in Italia ad approvare la pdl ‘Liberi subito’ promossa dall’associazione Luca Coscioni su procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito.

“Sono orgoglioso che la Toscana tra pochi giorni assuma, come prima Regione italiana, una legge sul fine vita. È scandaloso che il parlamento sia incapace di legiferare su un tema che riguarda tutti. Complimenti al presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo”. A dirlo è invece il presidente di Libdemeuropei, l’ex parlamentare Andrea Marcucci, che da senatore presentò due disegni di legge sul suicidio assistito.

     “Ritengo scandaloso – ribadisce – che il Parlamento italiano non abbia mai legiferato su un tema così importante. Lasciando migliaia e migliaia di persone sole nel momento più significativo di un’esistenza. Non lo chiamo fine vita, piuttosto qualità della vita: il diritto ad una morte dignitosa, senza inutili sofferenze”. 

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