Lun 6 Gen 2025
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Pedofilia on line: in Toscana 8 arresti e 16 denunce per sfruttamento

Pedofilia web – Nel 2024 il Centro per la sicurezza cibernetica (Cosc) del compartimento di Polizia postale della Toscana ha denunciato 16 persone e fatto otto arresti per reati di sfruttamento sessuale dei minori tramite Internet, mentre altre indagini su adescamento di minori online hanno consentito di denunciare all’autoritĂ  giudiziaria altri 11 soggetti.

Nell’ambito dei reati contro la persona perpetrati sul web, sono state indagati 111 soggetti, per aver commesso estorsioni a sfondo sessuale, stalking, molestie e minacce sui social network, oltre che diffamazione on line e sostituzioni di persona.
Sul fronte dei reati sessuali perpetrai con Internet, il rapporto del 2024 annovera 15 casi trattati come ‘codice rosso’, nell’ambito dei quali sono stati effettuati due arresti per stalking e revenge porn.

In tutto, il Centro operativo della Polizia postale per la Toscana ha denunciato 127 soggetti, tratto in arresto in flagranza di reato 10 persone ed ha eseguito 74 perquisizioni, in materia di reati contro la persona e di sfruttamento sessuale dei minori.

Nel settore della cybersicurezza, nel 2024, il compartimento di Polizia postale della Toscana ha rilevato circa 1.018 attacchi informatici riconducibili principalmente alla violazione degli account social di privati realizzata tramite malware. Invece per quanto concerne i reati economico-finanziari commessi attraverso la rete, nel 2024 sono state indagate 394 persone ed effettuati tre arresti e 69 perquisizioni.

Sempre piĂą sofisticati i modus operandi utilizzati sulle piattaforme di e-commerce, così come le cosiddette “truffe romantiche”, che vedono come vittime soprattutto donne di etĂ  compresa tra i 40 e i 60 anni, circuite da persone conosciute in rete e indotte con articolati stratagemmi a versare ingenti somme di denaro a truffatori senza scrupoli.
Aumento significativo delle truffe legate al ‘trading online’: molti utenti della rete, allettati dalla prospettiva di facili guadagni derivanti da investimenti prospettati dai malviventi come “sicuri”, sono stati indotti da abili truffatori e finti intermediari finanziari ad investire centinaia di migliaia di euro su piattaforme fittizie, mandando in fumo i risparmi di un’intera vita.
Il fenomeno del phishing, finalizzato alla captazione illecita di codici personali e dati sensibili, attraverso il ricorso a malware e siti-clone, si è progressivamente evoluto nel ‘vishing’ (ossia, voice phishing, commesso telefonicamente) e nel ‘smishing’ (phishing commesso attraverso sms, che inducono in genere gli utenti a cliccare link fraudolenti, per sottrarre denaro, credenziali e dati sensibili).
Il tessuto economico-produttivo della Regione continua ad essere oggetto degli attacchi noti con gli acronimi Bec Fraud (Business E-mail Compromise) e Ceo Fraud (Chief Executive Officer), che costituiscono la moderna applicazione della tecnica di attacco denominata “man in the middle”. Scopo delle organizzazioni criminali è intromettersi nei rapporti commerciali tra le aziende, dirottando ingenti somme verso conti correnti di truffatori.