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Pellegrino & Zodyaco, “Koinè”. Il Disco della Settimana.

Alfiere del nuovo sound partenopeo fondendo funk, italo disco, jazz, fusion e world music Pellegrino si fa accompagnare, tra radici e cambiamento, da alcuni tra i migliori musicisti della scena napoletana contemporanea.

“Koinè” il nuovo disco di Pellegrino & Zodyaco esplora il desiderio di evasione, ispirandosi all’ Elogio della fuga” di Henri Laborit e interpretandola come atto di emancipazione. Un viaggio senza meta alla ricerca della libertà creativa.

Produttore, DJ e songwriter, agitatore culturale residente per anni a Berlino, collezionista di strumenti musicali analogici “vintage”, Pellegrino è anche fondatore della Early Sounds, etichetta discografica conosciuta e distribuita in tutto il mondo.

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Tra i pionieri del suono Napoliterraneo, capace di far ballare i dancefloor di tutta Europa, dal 2018 porta avanti il progetto Pellegrino & Zodyaco, un percorso che esplora il misticismo mediterraneo mescolando ritmi latini e funk, insieme alla sua band. Nel 2020 pubblica l’LP “Morphé” (Early Sounds), anticipato dal singolo “Caucciù”, una visione di Napoli raccontata dal Vesuvio, dove disco, latin, boogie funk e jazz si intrecciano. Nel 2022 prosegue questo viaggio con l’EP “Quimere”, che restituisce un’immagine inedita di Napoli, sospesa tra la luce del sole e le ombre dei vicoli. Nel 2023 arriva il singolo “Malìa”, mentre il 2024 segna l’uscita di “L’Aura” (31 maggio) e “Saditè” (29 novembre), primi estratti del nuovo album.

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Pellegrino racconta l’album come un percorso dove Non c’è una meta definita, piuttosto la volontà di esplorare nuovi linguaggi sonori che mantengono salde le radici partenopee, pur aprendosi a un’estetica musicale globale e contemporanea.”

Con il nome Koinè, termine che significa “linguaggio comune”, il lavoro custodisce già nel titolo una dichiarazione d’intenti, dove lingue (parlate e musicali) e dialetti si mescolano creando un mosaico di suoni, sensazioni e visioni che intreccia la tradizione melodica napoletana con la disco, il funk, la jazz fusion e la world music. Pellegrino abbandona gli schemi legati al revivalismo, sperimentando nuove dimensioni compositive e attingendo da un immaginario che fonde strumenti vintage, percussioni etniche e atmosfere mediterranee.

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Koinè, anticipato dai singoli “L’aura” e “Saditè”,  è un viaggio musicale che abbraccia il rischio del cambiamento esaltandone il potere liberatorio: una sequenza di immagini ed emozioni, che “attraversa il passato, vive il presente con il suo bagaglio di disillusioni ed aspettative e si proietta verso il futuro alla ricerca di un bisogno d’altrove che ci ricongiunga con noi stessi”. 

L’album è un elogio delle contaminazioni: dalla musica popolare al synth pop, brani contemporanei che si mescolano con una fusion di matrice “dance”. Un equilibrio delicato, come nella natura di tutta la musica napoletana, tra radici e cambiamento, tradizione e spinta creativa, nelle due Napoli che convivono, una baciata dal sole l’altra lambita dalle ombre dei suoi vicoli di cui il progetto Pellegrino & Zodyaco traccia un ritratto autentico e contemporaneo.

Koinè, di Pellegrino e Zodyaco, è il nostro Disco della Settimana.

IG: https://www.instagram.com/pellegrino.zodyaco/  Sito: www.earlysoundsrecordings.com

 

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