Site icon www.controradio.it

Pelù pulisce spiaggia Maremma: “una pandemia plastica usa e getta”

piero pelù

E’ tornato a far tappa in Toscana il ‘Clean beach tour’ del rocker Piero Pelù, che questa mattina sulla spiaggia di Marina di Alberese (Grosseto), nel Parco della Maremma, ha permesso di pulire insieme a Legambiente un tratto di costa dai rifiuti, per il 90% costituiti da plastica.

Raccolti complessivamente 40 sacchi. L’iniziativa rientra nell’ambito della storica campagna di Legambiente ‘Spiagge e fondali puliti’, ed è stata organizzata in concomitanza con l’avvio di ‘Clean up the Med’, dedicato a bonificare spiagge, siti naturali e fondali marini del Mediterraneo. Presenti oggi un centinaio persone, tra volontari, associazioni e studenti, tutti rigorosamente distanziati e dotati di Dpi. Tra i partecipanti, anche il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani e il direttore generale dell’associazione Giorgio Zampetti. “Invito tutti a unirsi alla grande operazione nazionale di ‘Spiagge e Fondali Puliti’ cui è abbinato il Clean beach tour al quale partecipo e di cui, ancora una volta, Legambiente è grande motore e promotrice – ha detto Pelù -.

La quantità di plastiche rilasciata nell’ambiente, e nel mare in particolare, ha superato la massa dei pesci che popolano le nostre acque. È quindi arrivato il momento di affrontare quella che non può più essere considerata un’emergenza, ma una vera e propria pandemia, contro la quale bisogna essere pronti a reagire: basta con l’usa e getta, cominciamo ad avere un rapporto molto più continuativo anche con gli oggetti del nostro quotidiano”.

“Con Piero Pelù torniamo sui litorali italiani per accendere i riflettori su un’emergenza che sembra finita nel dimenticatoio – ha detto Ciafani -: l’enorme quantità di rifiuti abbandonati da cittadini maleducati e non raccolti da amministrazioni disattente, che si depositano sulle nostre coste e sui nostri fondali. È fondamentale recepire entro luglio la direttiva europea sulle plastiche monouso seguendo il modello vincente della normativa sui sacchetti della spesa, che in 10 anni ha ridotto il loro uso del 60%, prevedendo l’obbligo di materiali da avviare a compostaggio”.

Exit mobile version