Gio 26 Dic 2024
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Pereira si dimette da sovrintendente del Maggio Musicale. Nardella: “Gesto improntato a un forte senso di responsabilità”.

Firenze, Alexander Pereira ha rassegnato le sue dimissioni da sovrintendente della Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino in una lettera inviata al sindaco Dario Nardella, anche presidente della Fondazione e ai Consiglieri d’Indirizzo dell’ente.

“La vera ragione per la mia dimissione è un fatto personale. – così Alexander Pereira spiega le sue dimissioni nella lettera – A parte di avere un compito molto difficile, di essere allo stesso momento sempre attaccato dall’interno del teatro e dall’esterno, specialmente dalla stampa. Così non ho avuto mai un momento di tranquillità, e questa situazione mi ha fatto perdere 20 chili e mi ha anche portato a un momento di crisi di salute all’inizio di dicembre”.

“Ringrazio Alexander Pereira per questo gesto improntato a un forte senso di responsabilità, di attaccamento al teatro e di sensibilità – ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella a proposito delle dimissioni di Alexander Pereira – Questa sua difficile decisione non inficia il giudizio assolutamente positivo sul rilevante lavoro svolto in questi difficili anni segnati dal Covid, nel corso dei quali Pereira ha dato un vero rilancio alla programmazione artistica del Maggio Musicale Fiorentino. Domani incontreremo il sovrintendente con il Consiglio di Indirizzo per prendere atto delle dimissioni e valutare insieme i successivi adempimenti per garantire la continuità del teatro”

Pereira era arrivato alla guida del Maggio nell’agosto 2019. Il 30 gennaio scorso lui stesso aveva reso noto di aver ricevuto un avviso di garanzia per un’inchiesta della procura fiorentina relativa alle spese da lui sostenute e poste a carico dell’ente.

“Ho avuto grande armonia dalla parte del pubblico e dagli artisti che mi hanno sempre sopportato – precisa poi Pereira – ma le forze che hanno lavorato contro di me, non hanno mai voluto prendere in considerazione questa posizione del pubblico e degli artisti”. “Mi dispiace”, si legge nel finale della lettera di Pereira, “che dopo aver lavorato tanti anni nei grandi teatri a Vienna, Zurigo, Salisburgo e Milano, questa esperienza a Firenze è diventata così triste, tanto che non mi sento più continuarla. Voglio ringraziare a tutti che mi hanno dato il loro amore e entusiasmo artistico per creare questo bellissimo teatro, che potrebbe essere uno dei migliori del mondo con il giusto supporto che merita”.

Pereira, nella lettera di dimissioni, rivendica poi i risultati artistici e sul fronte degli sponsor. “Quando Dario mi ha dato l’incarico alla fine di 2019, io pensavo di fare il possibile da una situazione impossibile – scrive Pereira .- Forse l’impossibile era di pensare che si può portare la Fondazione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino a un livello artistico di fama internazionale con un debito di 57 milioni di euro con un orrendo problema di cassa e con una necessità di creare un utile intorno a 3,5 milioni di euro tramite programmazione artistica, biglietteria e ricerca sponsor in mezzo di una pandemia. Questa era la ragione, per cui mi ha scelto Dario Nardella e in ogni consiglio d’indirizzo questo impegno per la futura qualità del teatro era prioritario”.

Guardando ai risultati dell’ultimo periodo, aggiunge, “posso constatare con orgoglio che siamo riusciti ad arrivare a questo livello artistico”. Pereira ricorda quindi di aver “aperto la Sala Mehta con Fidelio con Zubin Mehta, abbiamo vinto il premio Abbiati con il Ritorno d’Ulisse in Patria nella regia di Robert Carsen, che il teatro non vinceva da 17 anni e anche l’apertura della Sala Grande con Don Carlo diretto da Daniele Gatti e la prima di Doktor Faust con la regia di Davide Livermore, visitata da più di 100 critici e giornalisti dal tutto il mondo. Queste sono forti testimonianze di questo sviluppo artistico, che hanno messo il Maggio Musicale Fiorentino tra i primi teatri d’Europa”.

Ricorda poi che con l’inizio del suo mandato alla Fondazione è cominciata la pandemia che “non solo ha bloccato le presenze del pubblico ma ha anche reso la ricerca per gli sponsor molto difficile”, ma nonostante questo, conclude, “sono comunque riuscito a portare 9,7 milioni di euro di sponsorizzazione. Finalmente anche la biglietteria dà segnali molto incoraggianti, perché rispetto all’anno 2022 nei primi 4 mesi del 2023 abbiamo aumentato la biglietteria a 1.200.000 euro lordi”.