La Polizia di Stato ha eseguito perquisizioni nei confronti di soggetti ritenuti appartenere a una associazione per delinquere finalizzata a compiere danneggiamenti e imbrattamenti a carattere NO VAX.
Alle prime ore di questa mattina, personale della Polizia di Stato, coordinato dalla Procura della Repubblica di Firenze, ha eseguito 5 perquisizioni in varie Province Italiane (Firenze – Pisa – Brescia – Como – Viterbo), a carico di altrettante persone attive in rete e ricollegabili al movimento “V_V” (Voce di lotta non violenta per la libertà e i diritti umani).
In particolare, le indagini avviate dalla DIGOS di Firenze, coordinata dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, hanno permesso di individuare un gruppo, formato da quasi 20.000 persone, attivo su alcune delle principali piattaforme social con oltre 50 fra pagine, gruppi, canali e chat.
Fra questi, sono emerse responsabilità a carico dei perquisiti, a vario titolo di pagine o gruppi, i quali avevano creato un sistema compartimentato, attivo soprattutto su Telegram, formato da cerchi concentrici con crescenti livelli di sicurezza e divisione di ruoli, il tutto finalizzato a far sfociare il dissenso verso l’attuale piano di contenimento della pandemia in forme variabili di azioni delittuose da portarsi avanti sul territorio nazionale (associazione a delinquere finalizzata ad effettuare imbrattamenti e danneggiamenti).
Il sistema ideato era finalizzato a reclutare, formare ed istigare gli attivisti più radicali a portare avanti, con forme e metodologie diverse, azioni contro strutture o protagonisti dell’attuazione del piano vaccinale e, più in generale, del contenimento della pandemia.
Venivano fornite anche indicazioni su come eludere eventuali indagini: “muoversi sempre nei punti ciechi… l’importante è trovare una zona sicura senza telecamere… il problema delle telecamere non è tanto che ti riprendono in un determinato momento… ma che ti possono seguire se passano da un punto all’altro… Quindi l’unica cosa che è veramente importante è avere un punto “isola”, “Compio la mia azione con berretto, occhiali da sole, mascherina, vestito di nero, trovo zona lontana dalle telecamere dove levo berretto, occhiali, mascherina”.
Il percorso intrapreso portava, dopo forme di selezione fatte anche con veri e propri test di adesione alla struttura, ad arruolare l’attivista come “Guerriero” al quale venivano impartite sistematiche direttive volte alla progressiva attuazione del piano del gruppo (come ad esempio la citazione sopra riportata riferibile ad uno degli indagati).
Il sistema di reclutamento ideato dagli organizzatori del movimento ‘V_V’ prevedeva anche dei quiz di conoscenza delle tesi no vax. Il superamento dei test consentiva di accedere a livelli superiori fini al raggiungimento di quello di ‘guerriero’ che permetteva di mettere a segno operazioni sul campo.
Tra i ‘guerrieri’, anche l’uomo originario di Pisa, incensurato e disoccupato, accusato di aver vergato le scritte no vax all’hub di Firenze. “Accettare l’idea – scrive uno degli indagati in una delle chat no vax – che sia necessario lottare contro questo nemico e che sia necessario farlo in prima persona perché nessuno verrà a salvarci. Significa vivere quotidianamente l’importanza della lotta e della nostra partecipazione ad essa perché, compatibilmente con la nostra vita quotidiana, il guerriero sa che ciò che non fa lui non lo farà nessun altro”.
L’indagine ha evidenziato come il giovane originario della provincia di Pisa che si sarebbe reso responsabile nell’agosto scorso delle scritte contro il centro vaccinale di Firenze Nelson Mandela Forum, sarebbe stato anche l’autore delle similari azioni portate avanti in quegli stessi giorni a Pontedera ed Ospitaletto nel pisano e a Empoli, Castelfiorentino e lungo la Starda di Grande Comunicazione Fi.Pi.Li, nel territorio fiorentino.
L’indagine ha altresì permesso di verificare che l’uomo avrebbe ricevuto informazioni sull’esatta dislocazione di centri vaccinali e drive through da un dipendente dell’ASL fiorentina ed aveva poi intrapreso il percorso tracciato dagli organizzatori di “V_V” per il compimento delle azioni.
La procura di Genova ha contestato anche il reato di costituzione e partecipazione ad associazione segreta, stabilito dalla legge 17 del 1982, nata dopo l’inchiesta sulla Loggia di Licio Gelli, ai no vax perquisiti oggi. Il gruppo scoperto dalla Dda e dalla polizia postale voleva sabotare servizi pubblici essenziali di interesse nazionale come la campagna vaccinale di luglio. Gli organizzatori avevano spinto gli adepti a iscriversi in massa alla vaccinazione per poi disdire all’ultimo minuto creando disagi.