“L’esito dell’udienza di oggi era ampiamente previsto e non mi coglie di sorpresa. Confermo la mia assoluta fiducia nella giustizia e sono certo che al processo potrò dimostrare la mia completa innocenza e lavorerò ancora più intensamente per ripagare la fiducia degli elettori”. Così il sindaco di Pescia (Pistoia), Oreste Giurlani, commenta la decisione del gup di Firenze di procedere con il rinvio a giudizio.
In base alle indagini della guardia di finanza il Sindaco Giurlani, difeso dagli avvocati Gabriele Melani e Sabrina Bolognini, tra il 2012 e il 2016, si sarebbe appropriato di 338.784 mila euro in assenza di giustificativi di qualsiasi tipo; di altri 241.784 come rimborsi spese autocertificati ma non giustificati; di 143.960 euro contratti di collaborazione e consulenze.
Il gup di Firenze ha rinviato a giudizio il sindaco Giurlani per il reato di peculato relativo al suo precedente incarico di presidente di Uncem Toscana.
Già sindaco della cittadina pistoiese col Pd, nel giugno dello scorso anno aveva dovuto lasciare l’incarico proprio a causa dell’inchiesta che oggi lo ha portato a processo, per la quale fu anche arrestato.
“Quanto accaduto oggi – sottolinea il sindaco Giurlani – moltiplica le mie energie per tenere fede al patto con gli elettori, ai quali niente è stato nascosto di quanto stava accadendo. Pescia non rientra in questa indagine, che non avrà ripercussioni sul mio mandato amministrativo.”
“Ho ancora più motivazioni ad amministrare nel migliore dei modi la città, per ripagare la fiducia dei pesciatini. Sono sereno – conclude Giurlani – perché convinto che alla fine la mia immagine di amministratore ne uscirà rafforzata”.
Nel giugno 2018 è stato rieletto primo cittadino, sostenuto dalle liste civiche. L’unione comunale del Pd di Pescia si è costituita parte civile nel processo, che inizierà il 2 aprile 2019 a Firenze.