Andrea Pessina, soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per Firenze, Pistoia e Prato è intervenuto, a margine del convegno ‘I musei negli edifici ecclesiastici: adeguamento tutela e investimento’ in corso oggi al museo di Palazzo Davanzati organizzato dai musei del Bargello, in merito ai possibili futuri progetti dell’amministrazione fiorentina: la nuova tramvia 3.2 e la copertura dello stadio “Artemio Franchi”.
“Sulla tramvia ho registrato con molto piacere le ultime dichiarazioni dell’amministrazione comunale che ha accolto la nostra richiesta di non abbattere gli alberi su viale Matteotti e abbandonato anche l’idea di fare dei sottopassi. Attualmente siamo sereni, aspettiamo la riapertura della conferenza dei servizi nella quale ci verrà presentato il progetto definitivo”. Secondo Pessina la decisione di Palazzo Vecchio è legata “anche alla necessità di rispettare i tempi del finanziamento europeo che sono molto stretti. Il sindaco si ripropone di avere la tramvia 3.2 funzionante a breve e quindi tutto deve filare liscio, nel miglior modo possibile”.
Per quanto riguarda lo stadio della Fiorentina, ad oggi “ci sono delle esigenze diverse: la famiglia Commisso ha rappresentato quelle che sono le loro esigenze, comprensibili, di avere uno stadio moderno. Ci sono delle ipotesi come quella di coprire lo stadio che sarebbero funzionali anche alla tutela dello stesso, adesso dobbiamo capire in che misura possono essere accolte”. “Il Franchi – ha spiegato Pessina – è già stato toccato per i mondiali ’90, è una struttura destinata ad accogliere decine di migliaia di spettatori, non può non essere continuamente mantenuta e adeguata alle esigenze di sicurezza. Bisogna vedere in che misura viene chiesto di metterci le mani sopra, è lì il punto di equilibrio. Credo – ha concluso – che la proprietà stia valutando anche di andare a costruire un nuovo stadio e su questo noi non abbiamo voce in capitolo”.