?Il ministro della Giustizia, oggi a Firenze per il rapporto annuale sulla corruzione, avverte: “evitare copia-incolla tra i vari piani”
“E’ un fatto assolutamente positivo che si faccia un rapporto, è colto pienamente lo spirito della legge che ha istituito l’autoritĂ nazionale anti corruzione, ovvero guardare alla dimensione della prevenzione piuttosto che semplicemente all’aspetto repressivo e penale. E poi penso che si evidenzi un dato di grande interesse, ovvero che oggi conta molto come si fanno i piani di prevenzione. Bisogna evitare che siano una sorta di copia-incolla che viene attuato in ogni ente”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Andrea Orlando parlando con i giornalisti nella sede della Regione Toscana a Firenze, a margine della presentazione del primo Rapporto annuale sui fenomeni corruttivi e di criminalitĂ organizzata in Toscana. Secondo Orlando, “ogni ente ha le sue specificitĂ , quindi è molto importante che se ne tenga conto in cui si va a fare un piano di prevenzione”.
“Rispetto a questo, giova ricordare che i governi Renzi e Gentiloni, hanno reintrodotto il falso in bilancio, inasprito le pene e resi piĂą lunghi i tempi di prescrizione per i reati specifici, garantendo protezione a chi denuncia fatti corruttivi nelle pubbliche amministrazioni, mentre la richiesta di patteggiamento è ora condizionata all’ammissione del fatto da parte dell’imputato e alla restituzione integrale del prezzo o del profitto del reato. Inoltre, come avviene giĂ per i mafiosi, al condannato per corruzione la legge prevede che saranno sequestrati tutti i beni di cui non è in grado di dimostrare la provenienza lecita. Senza contare l’istituzione, nel 2014, dell’ AutoritĂ Nazionale Anticorruzione, affidata a Raffaele Cantone, con il compito di prevenire la corruzione nell’ambito delle amministrazioni pubbliche, nelle societĂ partecipate e controllate”, sottolinea Di Giorgi