Firenze, critiche al ‘Piano Colao’ sono arrivate dal sindaco di Firenze, Dario Nardella, durante il collegamento video con la trasmissione ‘Coffee break’ su La7.
“ll ‘Piano Colao’ deve esser più coraggioso sull’ambiente, che è il vero nodo di una svolta che riguarda non solo la salute dei cittadini, il mondo del lavoro e lo sviluppo ha detto Nardella – E chiedo al gruppo di Colao di sentire anche i sindaci italiani perché non sono stati ascoltati”.
“Se noi – ha poi precisato il sindaco di Firenze – vogliamo portare un progetto serio che parta dal territorio, dal Paese reale, non si possono non coinvolgere” i primi cittadini.
“Spero che il presidente Conte negli Stati generali non faccia l’errore del consulente Colao e coinvolga attivamente sia l’associazione dei sindaci che” quelli “delle grandi città perché il Paese o riparte dai territori e delle città oppure non riparte”.
“La semplificazione deve essere applicata su opere complesse, i sindaci vogliono strumenti per realizzare le opere attese da anni. Sono 30 anni che a Firenze parliamo del nuovo stadio o dell’aeroporto, non ho capito se in questo decreto semplificazione la città avrà gli strumenti per realizzare opere attese da 30 anni”.
“E’ un testo, ha specificato, “che deve contenere poteri chiari, incisivi e un piano di risorse correlate”. Il primo cittadino ha ribadito che è necessario prevedere “la possibilità che i sindaci possano essere commissari” come accaduto “a Genova dove il ponte è stato realizzato in 24 mesi. Non vedo perché non si possa replicare questo modello per altre opere importanti”.
E inoltre “la semplificazione deve andare di pari passo con le risorse, l’Italia ha un potenziale di 300 miliardi di euro tra Mes, fondi Bei per gli investimenti, fondo Sure, recovery fund: questi soldi devono essere spesi bene, in modo chiaro, non a pioggia e indirizzati sulle opere strategiche”