Firenze, cambiamenti climatici, vivibilitĂ , residenza e commercio nel centro storico, gestione del sistema turistico e della mobilitĂ , aree verdi e spazi pubblici aperti; ma anche evoluzione verso un âsito diffusoâ incentrato sul sistema delle mura, delle porte, delle torri e del fiume come elementi di collegamento fra centro storico, paesaggio e periferia. Saranno questi gli elementi che nel merito caratterizzeranno il nuovo Piano di gestione Unesco del centro storico.
Le linee guida sono state illustrate oggi dallâassessora allâUrbanistica, ambiente, turismo e Piano di gestione Unesco Cecilia Del Re. Nel metodo, i nuovi assi dellâaggiornamento del Piano riguarderanno la valutazione di impatto sul patrimonio, la tutela del sito in relazione alla buffer zone e lâattenzione al paesaggio storico urbano in linea con gli obiettivi dellâagenda 2030 delle Nazioni Unite.
âSarĂ il primo Piano di gestione Unesco che si relazionerĂ in maniera strutturata con la Buffer Zone â ha detto lâassessore Del Re â e quindi con lâarea della cintura metropolitana, che dallo scorso anno abbiamo inserito nella cartografia del regolamento urbanistico; ma sarĂ anche il primo aggiornamento del Piano che affronterĂ il tema dei cambiamenti climatici in relazione alla conservazione del sito patrimonio mondiale e allo sviluppo sostenibile incentrato sullâinteresse delle nuove generazioni. Nelle settimane scorse, insieme allâUfficio Unesco della CittĂ di Firenze abbiamo dato il via al percorso di stesura del nuovo Piano di gestione: dopo gli incontri con le diverse direzioni del Comune e il comitato di pilotaggio, è ora il momento del coinvolgimento della popolazione e dei diversi attori interessati per aggiornare i progetti strategici e individuare nuove azioni da integrare e monitorare nei prossimi cinque anni. Il piano Unesco dovrĂ agire in maniera armonica e sinergica con il nuovo Piano operativo e il futuro Piano del verde per permettere una gestione integrata dellâintero sito, non solo a livello comunale ma metropolitano, e mettere al centro la valorizzazione del patrimonio per il benessere dei cittadini di oggi e di domani. Anche la valutazione di impatto sul patrimonio sarĂ uno strumento utile in ottica di tutela del sito e per dare cogenza al piano stesso: è stato anche grazie ad alcuni indirizzi e âminacceâ che erano stati mappati nel piano che nello scorso mandato abbiamo vinto molti contenziosi al Tar, come quello sul blocco di nuove attivitĂ alimentari in centro storico o sullâeliminazione delle pedane dei dehors in alcune aree strategiche della cittĂ â.
âIl nuovo Piano di gestione si viene a configurare in un periodo estremamente complesso della nostra storia, non solo come cittĂ ma come umanitĂ â ha detto il responsabile Ufficio Firenze Patrimonio mondiale Carlo Francini -. In questo quadro di criticitĂ che disegna un futuro diverso, affrontare il tema della gestione di un sito patrimonio mondiale rafforzando la responsabilitĂ e consapevolezza della comunità è importante e strategico in chiave di ripartenza. Un processo di coinvolgimento e partecipazione, legato anche al Piano operativo, in unâottica di salvaguardia attiva del patrimonio da parte di tutti e di definizione di un piano di gestione per vivere questo patrimonio in modo pieno e soddisfacenteâ.
Il nuovo Piano di gestione andrĂ ad aggiornare quello adottato per la prima volta nel 2016 e dovrĂ essere approvato entro la fine del 2021: il Piano dovrĂ individuare le modalitĂ di gestione e valorizzazione del sito, analizzando criticitĂ e opportunitĂ dal punto di vista culturale, ambientale e socioeconomico, anche attraverso il coinvolgimento dei diversi attori interessati. Gli indirizzi del Piano di gestione saranno infatti oggi al centro anche del primo incontro pubblico in presenza del percorso di partecipazione âFirenze Prossimaâ, in programma alle Murate per il Quartiere 1, a cui prenderanno parte anche lâufficio Firenze Patrimonio mondiale e rapporti con lâUnesco e lâufficio Urbanistica.
Sei le macroaree di intervento del Piano di gestione Unesco: governance del sito; relazioni istituzionali e partecipazione; conservazione e conoscenza del patrimonio; vivibilitĂ , commercio e residenza nel centro storico; gestione del sistema turistico; ambiente e cambiamenti climatici; sistema della mobilitĂ . Tra i temi, la crescita della consapevolezza dellâevoluzione della cittĂ e del territorio metropolitano con il progetto Firenze Patrimonio mondiale â Museo diffuso, incentrato sul sistema delle mura, delle fortezze, delle porte e delle torri come elemento di collegamento tra cittĂ e periferia; la possibile estensione del perimetro della Core Zone con lâinclusione di San Miniato; lâintegrazione e inserimento della tabella dei valori e degli attributi di eccezionale valore universali e potenziali; lâattenzione a nuove tematiche come gestione del rischio, cambiamenti climatici, turismo e residenza, approccio al paesaggio storico urbano, valutazione di impatto sul patrimonio.
In podcast lâintervista allâassessora allâUrbanistica, ambiente, turismo e Piano di gestione Unesco Cecilia Del Re, a cura di Gimmy Tranquillo.