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Picco di tumori nel pistoiese, l’indagine esclude fattori di rischio

Bezzini casalguidi

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Aveva acceso i riflettori sulla sanità il caso di Casalguidi, nel comune di Serravalle Pistoiese, dove si era verificato un piccoli di tumori rari. Per questo era stata commissionata anche un’indagine volta a chiarire se ci fossero cause esterne.

I primi risultati dell’indagine epidemiologica a Casalguidi finalizzata a chiarire le cause dell’eccesso di tumori rari (sarcomi), però, per il momento escludono la presenza di importanti fattori di rischio nell’ambiente e nei luoghi di vita. Lo rende noto l’Asl Toscana Centro, spiegando che “a tale conclusione si è giunti dopo un’analisi condotta sugli indicatori di salute dalla quale non si sono evidenziante particolari criticità in termini di ospedalizzazione e mortalità generale e per singole cause, compresi i tumori, rispetto ai valori medi regionali”.

L’indagine è stata condotta da dipartimento di prevenzione dell’Asl in collaborazione con Ars, Ispro e e Arpat e quanto acquisito, si spiega, è stato oggetto di un incontro regionale alla presenza dei rappresentanti dei comuni e dei territori interessati, nel corso del quale è stato evidenziato che “l’analisi sugli oltre 6.500 cittadini residenti nella sola frazione di Casalguidi sembra confermare i buoni indicatori rilevati per il comune nel suo complesso, con l’eccezione di un eccesso di tumori, come rilevato dalla segnalazione iniziale dei medici di medina generale. Con interviste dirette ai pazienti e loro familiari, oltre alle abitudini di vita e lavoro e hobby, sono state prese in esame anche le informazioni cliniche, le storie sanitarie, compreso l’uso di farmaci, basandosi, anche in questo caso, sulle segnalazioni dei medici da cui non risultano particolari esposizioni a rischio”.

L’assessore regionale alla salute Simone Bezzini, si fa presente, ha confermato la massima attenzione sulla vicenda dei tumori testimoniata dal finanziamento da parte della Giunta regionale di un nuovo studio sui possibili determinanti genetici, confermando l’impegno anche dell’assessorato all’ambiente nel continuare il monitoraggio ambientale e sanitario nell’area.

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