Ven 15 Nov 2024
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Pietre nella Cupola, la replica dell’Opera: “Verifiche costanti, investiamo 10 milioni in manutenzioni”

Dopo la notizia diffusa stamani, mercoledì, sul distacco di alcune pietre all’interno della Cupola del Brunelleschi, arriva pronta la replica da parte dell’Opera di Santa Maria del Fiore, che assicura un monitoraggio costante sulle strutture del duomo.

“Le verifiche noi le facciamo costantemente. L’Opera di Santa Maria del Fiore investe circa 10 milioni l’anno di manutenzioni su tutto il complesso monumentale. La Cupola del Brunelleschi viene monitorata due volte l’anno e nel caso specifico stiamo parlando di uno degli ‘occhi’ che è posizionato nella parte più alta della cupola che è una delle parti dove la gru non riesce ad accedere, quindi noi lì accediamo soltanto tramite calate che vengono effettuate dai nostri operai. Le calate vengono effettuate normalmente due volte l’anno, nello specifico le ultime sono state effettuate prima del Covid”. Lo ha detto Lorenzo Luchetti, direttore generale dell’Opera di Santa Maria del Fiore parlando del distacco di materiale pietroso dall’intercapedine interna della Cupola, pari, ha precisato, “a circa 7/8 chili”.

Luchetti ha poi precisato che “il problema deriva dal fatto che stiamo parlando di un materiale che è lì da oltre 600 anni e che quindi ha l’usura del tempo, questo è un dato di fatto oggettivo. Noi facciamo tutto il possibile per ridurre al massimo il rischio di eventi di questo tipo, ma questi eventi non sono annullabili. Ciò che possiamo fare lo facciamo con il massimo impegno. Un rischio di questo tipo non poteva essere previsto perché non possiamo prevedere questo tipologia di evento e lo gestiamo quando accade e nel corso del tempo con le attività di monitoraggio”.

Tra le ipotesi sulla causa del distacco c’è anche il maltempo. “Una delle ipotesi che è stata fatta dall’Università di Firenze e dai nostri tecnici – ha detto – è che il materiale possa essere stato investito dalla grossa grandinata che c’è stata ultimamente su Firenze e possa aver accelerato il distacco della massa pietrosa”. Infine rispondendo ai sindacati che sostengono di aver chiesto una relazione tecnica, mai ottenuta, il direttore generale ha detto che “a me non ha chiesto nulla nessuno”.

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