Firenze, per quanto riguarda il caso dei Pini di viale Redi, ‘Italia Nostra’ replica all’assessore all’ambiente Andrea Giorgio, intervenuto ieri sulla questione, con una minaccia contenuta in una nota.
“Chi continua a portare avanti questo progetto – si legge nella nota di Italia Nostra sul taglio dei pini di viale Redi – sarà chiamato a rispondere nelle sedi preposte”.
“I cittadini, ricorda Italia Nostra, “si sono mobilitati per bloccare l’esecuzione dei nuovi abbattimenti per due motivi: le conseguenze negative in termini di aumento dell’isola di calore e di inquinamento atmosferico nell’area del viale” e “il mancato rispetto delle norme in materia di tutela della avifauna che vietano le potature consistenti e gli abbattimenti di alberature e piante nel periodo di nidificazione (da marzo ad agosto). Questi motivi che a nostro avviso rendono non eseguibile quel progetto, e quindi il relativo cantiere, e in data 1° maggio sono stati esposti ai carabinieri forestali”.
Per l’associazione “stupisce e addolora che dopo una settimana di presidio l’assessore Giorgio finalmente intervenga per dare solo un dato numerico e verificabile: i costi giornalieri del cantiere per l’abbattimento dei pini. Sulle altre due questioni relative al danno alla salute di cittadini e alla avifauna non ci sono state risposte precise ma affermazioni generiche”.
Italia Nostra contesta che “l’assessore non può rispondere genericamente che le verifiche sulla nidificazione sono state svolte. Faremo richiesta di accesso agli atti, e se l’assessore vuole contribuire a fare chiarezza si richiede che si adoperi a farci avere questi dati, prima possibile”.
È poi “assurda – prosegue l’associazione – l’affermazione utilizzata dall’assessore per giustificare gli effetti negativi per la salute cittadini dell’abbattimento dei pini adulti di viale Redi ‘noi ne ripianteremo più del doppio’. L’assessore non si ricorda che sta parlando di un’alberata di linea posta al centro di un nuovo spartitraffico che anche col nuovo progetto rimane sostanzialmente delle dimensioni del vecchio e che le nuove piante prescelte avranno a maturità (tra circa 30 anni) lo stesso dimensionamento di apparato radicale dei pini attuali, dove trova lo spazio fisico per piantare il doppio degli alberi che vuole caparbiamente abbattere?”.