È quanto fanno sapere i sindacati al termine dell’incontro al ministero dello Sviluppo economico. Il piano di Jindal per le acciaierie Aferpi di Piombino prevederebbe nelle linee guida il riavvio già entro quest’anno dei tre laminatoi per cui verrebbero reimpiegati 435 lavoratori.
Il progetto per l’area a caldo verrà presentato invece tra 18 mesi e dovrebbe portare alla realizzazione di due o tre forni entro il 2022. Nel 2019 l’occupazione nella laminazione salirebbe a 645 unità e 705 nel 2020. Nell’area a caldo sarebbero impiegati tra i 600 e gli 800 lavoratori. Quindi si arriverebbe a 1.500 circa mentre oggi in Aferpi si sfiora quota 2 mila. Tuttavia, fanno notare sempre i sindacati, da qui a cinque anni ci dovrebbero anche essere dei pensionamenti.
“Pur ritenendo importante la scelta di investimento di Jindal” a Piombino, “il sindacato ha chiesto precisi impegni produttivi in grado di offrire garanzie per tutti i 2000 addetti, diretti e dell’indotto, con adeguati carichi di lavoro, oltre alla necessaria copertura di ammortizzatori sociali che va ottenuta dal ministero del Lavoro”.
Lo afferma il segretario della Fim Cisl Nicola Alberta, dopo la presentazione delle linee guida del piano industriale da parte di Jindal. Il segretario ricorda che “Jindal, secondo quanto illustrato, intende riavviare la produzione di acciaio con investimenti importanti di costruzione di due forni elettrici e di riavvio delle linee di laminazione. Il piano si estende su un periodo di quattro anni e prevederebbe di occupare circa 800 dipendenti diretti”.
“Nei prossimi giorni si terrà un incontro della cabina di regia sull’accordo di programma per l’aggiornamento sulle opere di infrastrutturazione dell’area industriale e portuale. I sindacati hanno chiesto quindi l’apertura di un confronto di merito con il gruppo per affrontare tutti i problemi di organizzazione del lavoro, di carichi e di occupazione, ponendo la condizione della condivisione di tutto il percorso a tutela dei lavoratori e del territorio”. “Il futuro di Piombino va infatti costruito impegnando Jindal con i lavoratori e tutti i soggetti istituzionali”.