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Pisa, Direttore Normale, “tagli a risorse rallentano turnover docenti”

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PISA – “Il Pnrr ha portato nuove e anche ingenti risorse, ma non dimentichiamo che queste risorse, tolte le infrastrutture, servono per formare e non per assumere capitale umano. Il tavolo ministeriale che coordinai nel 2022 era proprio nato nella consapevolezza che vi dovessero essere graduali interventi per valorizzare questo investimento, anche alla luce del fatto che entro i prossimi 3 anni circa il 10% dei professori ordinari e associati andrà in pensione. Vediamo invece confermata in questi giorni una riduzione significativa del fondo di funzionamento ordinario”. Così Luigi Ambrosio, direttore della Normale, nel suo intervento di inaugurazione dell’anno accademico.

“Ciò – ha spiegato – è dovuto a una diversa organizzazione delle voci che compongono il fondo e al mancato recupero degli incrementi stipendiali. Questa riduzione avrà come primo effetto quello di creare incertezza sul reclutamento, resa anche a causa della cronica instabilità delle regole del gioco, che rallenterà il turnover. Penso che il nostro sistema universitario e i nostri giovani meritino di più”. Il direttore ha anche evidenziato come la Normale mette “in campo tutte le proprie risorse per dare opportunità concrete prima di tutto agli studiosi, e penso soprattutto a chi proviene da luoghi di fatto in guerra o a rischio di guerra e di privazione della libertà, cui diamo borse di studio e affiancamento nel percorso di entrata in Italia. Queste attività non sono sempre possibili con i fondi ministeriali, anzi a malincuore devo ricordare recenti interventi normativi che hanno molto aumentato i costi per la copertura sanitaria degli studenti internazionali, non un bel segnale nella direzione sempre declamata ma non sempre ben praticata dell’internazionalizzazione”. Ambrosio ha poi spiegato che l’offerta didattica della Normale “si avvale quest’anno di ulteriori immissioni in ruolo di docenti in ambiti disciplinari finora inediti da noi, come la storia delle religioni per la classe di Lettere e Filosofia, con la chiamata di Corinne Bonnet e, per la classe di Scienze, con quella di Giovanni Losurdo, uno dei protagonisti dello sviluppo del rivelatore di onde gravitazionali Virgo a Cascina, e ancora con il professore associato Guilherme Leite Pimentel studioso della fisica delle interazioni fondamentali e dei primi vagiti dell’universo”. Infine ha ricordato la “sempre più stretta sinergia con le altre istituzioni universitarie italiane, in primis le università di Pisa e Firenze, dove i nostri allievi conseguono la laurea. Nell’ottica di una maggiore apertura alla comunità studentesca complessiva abbiamo ora procedure più snelle che consentono a studenti universitari non interni di frequentare i nostri corsi”: “Lo scorso anno accademico più di 300 studenti universitari si sono avvalsi di questa possibilità”.

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