Lun 23 Dic 2024
Controradio Streaming
ToscanaAmbientePisa: Legambiente 'contro' piano recupero caserma Curtatone e Montanara

Pisa: Legambiente ‘contro’ piano recupero caserma Curtatone e Montanara

“Le aree libere da costruzioni sono destinate solo per il 30% a verde pubblico, mentre la restante parte è divisa tra verde privato, parcheggi, viabilità” dice Legambiente.

Legambiente Pisa ha presentato, come prevedono le norme vigenti, le proprie “Osservazioni” al Piano di Recupero della caserma Curtatone e Montanare di via Giordano Bruno. La caserma, che è stata sede dl Distretto Militare,è da lungo tempo abbandonata e, dopo la rinuncia del Comune di Pisa ad acquisirla dal demanio, è ora oggetto di un Piano di Recupero presentato da una società privata e approvato nello scorso novembre dalla Giunta Comunale.

Le osservazioni di Legambiente (leggibili su www.legambientepisa.it) rivolgono l’attenzione ai temi ambientali. “In gioco c’è il destino di uno spazio verde dove si trovano una vegetazione di grande valore naturalistico e volumi edificati che potrebbero, ristrutturati, ospitare servizi e residenze utili alla città, messi a disposizione di un centro storico che ha bisogno di più verde e spazi sociali” dice l’associazione ambientalista.

Il Piano prevede il recupero dei volumi attuali per housing sociale e la creazione di una nuova “piazza” verde, ma, secondo Legambiente Pisa “rivela come la priorità e l’attenzione siano rivolte alla sostenibilità economica piuttosto che a quella ambientale, a interessi economici piuttosto che all’occasione di riqualificazione ambientale per la cttà, verde ed edifici”.

“È indicativo -scrive ancora legambiente-  notare che le aree libere da costruzioni sono destinate solo per il 30% a verde pubblico, mentre la restante parte è divisa tra verde privato, parcheggi, viabilità”. E ancora “significativa, tra le altre cose, anche la scarsa attenzione alla necessità che gli edifici ristrutturati prevedano le misure mirate al tema energia, risparmio autoproduzione rinnovabile, e in genere a quella transizione ecologica di cui molto si parla ma per cui poco si fa, dimenticandone l’urgenza, se non vogliamo prendere una china senza ritorno”.

“Legambiente Pisa non ha dimenticato di dare contributi costruttivi, ad esempio a proposito della progettazione e della cura degli spazi verdi, dove alberi, arbusti e prato forniscano ai residenti in città, persone e animali, servizi ecosistemici gratuiti e preziosi per la qualità dell’ambiente e della vita” conclude l’associzione ambientalista.