Lun 23 Dic 2024
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ToscanaCronacaPisa, l'Univeristà S. Anna migliore giovane Ateneo d'Italia. 14esimo nel mondo

Pisa, l’Univeristà S. Anna migliore giovane Ateneo d’Italia. 14esimo nel mondo

Un grande risultato ottenuto grazie all’elevato potenziale di crescita e sviluppo. La Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa si conferma una delle migliori giovani università al mondo: prima in Italia, settima in Europa e 14esima a livello mondiale.

Il ranking è stato appena diffuso da The – Times Higher Education, lo Young university rankings 2022 che ha premiato la Scuola Superiore di Pisa: per valutare le performance degli atenei fondati da meno di 50 anni. Rispetto al precedente ranking, è aumentato in maniera significativa il numero delle giovani università valutate a livello globale dagli analisti di The, nel 2021 erano 475, nel 2022 sono state 790. Le giovani università, sottolinea The nel presentare i risultati, sono caratterizzate da elevato potenziale di crescita e di sviluppo e, pertanto, conoscere il loro posizionamento appare di particolare interesse.

La classifica è basata sugli stessi parametri utilizzati per quella generale, comprendente tutte le migliori università del mondo a prescindere dall’anno di fondazione, ma gli indicatori vengono pesati in modo da dare meno importanza alla reputazione. La lista si è allungata rispetto al 2021: da 475 a 539 università, alle quali si sommano 251 istituti che però non hanno soddisfatto i criteri richiesti per essere giudicati.

La Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, spiega una nota, che ha appena compiuto 35 anni, eccelle nel parametro “Industrial Income”, che comprende le attività di attività di trasferimento tecnologico e di “terza missione” per le quali si classifica in seconda posizione al mondo, dopo la coreana Ulsan National Institute of science and technology. Ottima anche la valutazione della ricerca, riferita al numero delle citazioni per docente. “La competizione continua a farsi più ardua a livello globale e direi anche europeo – ha commentato la rettrice Sabina Nuti – a dimostrazione di quanto sia complesso mantenere, nel tempo, posizioni di vertice. Le variazioni nel ranking mondiale, nel 2021 la Scuola Superiore Sant’Anna era settima al mondo, sono giustificate dal raddoppio del numero delle università entrate nella classifica e dal conseguente aumento della competitività che richiede un nostro continuo miglioramento”. Per Nuti, “rientrare tra le prime 20 giovani istituzioni universitarie al mondo, tra le prime 10 in Europa e confermare la prima posizione in Italia sono risultati ottenuti grazie all’impegno di tutte le componenti della Scuola Superiore Sant’Anna, grazie alla collaborazione con tutto il sistema universitario italiano e con il mondo delle imprese e delle istituzioni pubbliche”.

L’ultima arrivata a posizionarsi meglio, quest’anno, è l’Università olandese Erasmus di Rotterdam, che conquista il quarto posto. Hong Kong può vantare tre università nella top 10, mentre la Francia risulta il paese più rappresentato nella top 20, con 5 istituti. Il Regno Unito, invece, scivola in terza posizione tra i paesi più rappresentati in generale (a pari merito con l’Iran), battuto quest’anno da India e Turchia che contano 40 università ciascuno. Per quanto riguarda l’Italia, tra le prime 100 troviamo anche l’Università Milano-Bicocca (55esima nella classifica generale), seguita dall’Università di Brescia (68esima) e da quelle dell’Insubria e di Verona, a pari merito in 82esima posizione.