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Una sentenza di allontanamento che rimanda ancora una volta la sindrome di alienazione parentale (PAS) considerata incostituzionale dalla Procura della Cassazione
Un bambino di 8 anni, affidato congiuntamente ai due genitori ed in custodia alla madre, è oggetto di provvedimento del Tribunale di Pisa che ha decretato un improvviso allontanamento dalla madre con spostamento immediato e forzato del bambino dalla Toscana alla Sicilia, dove risiede il padre e dove il bambino non ha mai abitato.
La presidente del Tribunale di Pisa, Maria Giuliana Civinini, ha ordinato di prelevare il minore ove si trovi, anche a scuola, con l’assistenza delle forze di sicurezza. Tutto ciò perché, nel gennaio 2020, dopo ben 32 visite protette, il piccolo si è rifiutato di incontrare il padre. Di fronte a quel rifiuto il Tribunale di Pisa dispone il ‘collocamento’ forzato dal padre “quale ultimo tentativo di ricostruzione della bigenitorialità”.
Le associazioni locali come MaternaMente e la Casa della donna Pisa si sono mobilitate per denunciare l’accaduto. “Ci stiamo occupando da tanti anni di questi problemi e non ripariamo ogni giorno riceviamo una chiamata di una donna disperata”, spiega Paola Pieri dell’organizzazione MaternalMente, “Stiamo cercando di dare voce a questa madre che si è barricata in casa perché c’è una sentenza con cui il figlio di 8 anni viene affidato al padre dopo che ha vissuto tutta la vita con la madre. Nei tribunali abbiamo la famosa legge 54 relativa alla bigenitoralità anche nei casi in cui i padri sono violenti. Anche in questo caso ci sono state delle denunce che sono scomparse, che sono state archiviate”.
Le attiviste hanno scritto anche una lettera alla ministra della giustizia Marta Cartabia. “Chiediamo che vengano mandati gli ispettori nei tribunali, che venga fatta chiarezza perché il tribunale civile e penale sono separati nelle cause. Quando una donna denuncia una violenza il tribunale civile va per conto suo e non tiene conto delle denunce. Chiediamo che la Pas (sindrome di alienazione parentale) venga eliminata”, conclude Pieri.
La sentenza di Pisa come altre, tra cui quella di Laura Massaro, nasconde l’uso della sindrome di alienazione parentale, un pseudo-teoria è già stata censurata sia dalla Corte di Cassazione sia dal Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali e infine dalla Organizzazione Mondiale della Sanità che l’ha considerata una mera strategia giudiziaria; in Italia più di recente è stata considerata incostituzionale dalla Procura della Cassazione.