Pisa, in vista delle festività la Giunta Comunale, per favorire gli acquisti natalizi, ha stabilito che è possibile parcheggiare gratuitamente le auto sui lungarni e in alcune piazze della città. Il provvedimento “ha l’obiettivo di agevolare l’accesso agli esercizi commerciali cittadini durante il periodo natalizio”, pertanto si presenta come una misura che favorisce il commercio e facilita i pisani ad affrontare le fatiche delle prossime feste di fine anno.
Legambiente Pisa però non è d’accordo con questa scelta comunale. Secondo quanto riportano la misura è, di fatto, inutile e dannosa, mentre gli attivisti ritengono che molte altre potrebbero essere le iniziative utili. Infatti, in una nota scrivono “Non è facile oggi trovare un posto a pagamento in prossimità del centro storico e sarà ancora più difficile quando sarà gratuito. Dopo esserci avvicinati al centro in auto e aumentato il traffico veicolare, dovremo tornare indietro alla ricerca di un parcheggio più periferico. Addio
vantaggio per acquirenti e commercianti”.
Legambiente prosegue sottolineando il danno di questa misura, infatti, “più auto in circolazione significano più inquinamento, con il conseguente danno alla salute”. E, proprio in merito a questo, ricorda che l’Organizzazione Mondiale della Sanità valuta circa 90.000 morti premature ogni anno in Italia come conseguenze dell’inquinamento atmosferico.
Infine, secondo Legambiente Pisa bisogna puntare sul servizio pubblico e sulla “mobilità attiva”, a piedi e in bicicletta. Secondo loro un’iniziativa nella giusta direzione sarebbe offrire gratuitamente il trasporto pubblico dalle periferie al centro con mezzi di linea o navette appositamente predisposte. “Non è un’ingenua utopia – prosegue -, ma quanto conviene per una possibile migliore qualità della vita in città e quanto è già realizzato in numerose città italiane ed europee. È anche quanto sarebbe necessario per ridurre gli effetti dei cambiamenti climatici: il mondo scientifico ci ricorda che siamo l’ultima generazione che può contenerne le gravi e imprevedibili conseguenze, già oggi ben visibili”.