Il presidio, iniziato oggi, è necessario per combattere i fenomeni di microcriminalità presenti nel quartiere. Inoltre, in zona è stato chiuso per 25 giorni un minimarket frequentato da pregiudicati che spacciavano droga e vendevano merce varia (probabilmente provento di furti).
“Stamani abbiamo inaugurato il presidio della polizia municipale nei locali Snai, vicino alla stazione ferroviaria. Un presidio fisso per contrastare fino ad azzerarli, grazie anche alla collaborazione con le forze di polizia della città, i fenomeni di microcriminalità di quella zona”. Lo ha detto il sindaco di Pisa Michele Conti, sottolineando che si tratta di “un’iniziativa importante che fa parte di un ampio programma che realizzeremo fino in fondo per riportare a Pisa sicurezza e decoro”.
I prossimi obiettivi, ha aggiunto Conti, “sono l’aumento dell’organico della polizia municipale, l’installazione di telecamere di ultima generazione, il potenziamento dell’illuminazione pubblica in tutta la città”. Il locale è stato messo a disposizione a titolo di comodato gratuito dalla società gestore del Punto Snai, e servirà come primo punto di supporto per i vigili urbani e a disposizione anche delle altre forze di polizia.
“In questo modo – è spiegato in una nota del Comune – sarà garantita una presenza maggiormente continuativa nell’area da tempo oggetto di microcriminalità”.
L’inaugurazione del presidio capita in concomitanza di un altro fatto riguardante la stessa zona: la questura di Pisa, dopo un’attività di appostamento durata giorni da parte dei poliziotti della squadra volanti e della divisione polizia amministrativa in collaborazione con le unità cinofile della guardia di finanza, ha sospeso la licenza commerciale per 25 giorni a un minimarket perché è stata documentata una consistente attività di spaccio e ricettazione svolta proprio davanti al locale. Il provvedimento di chiusura, fanno sapere gli investigatori, è stato disposto per motivi di ordine e sicurezza pubblica, perché luogo abitualmente frequentato da soggetti già noti alle forze dell’ordine.
Grazie all’ausilio delle telecamere di videosorveglianza della rete pubblica, spiega una nota della questura, “è stato accertato che il minimarket era diventato un luogo abitualmente frequentato da pregiudicati e alcuni di loro non si limitavano ad acquistare alcolici e a bivaccare sui gradini di fronte al negozio ma avevano istituito un vero e proprio bazar dell’illecito di fronte al minimarket, fatto di smercio di oggetti di dubbia provenienza e, soprattutto, di droga”. Le telecamere di videosorveglianza urbana hanno ripreso trattative per l’acquisto di orologi, indumenti provento di furto e telefoni cellulari, ma hanno anche documentato il metodo del baratto per l’acquisto di droga. L’intervento della polizia ha permesso di denunciare sette persone: quattro per cessione di stupefacenti, due per ricettazione e uno per inosservanza della misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio e resistenza, e di sequestrare 50 grammi di sostanza stupefacente.