Lo ha detto il questore di Pisa, Paolo Rossi, incontrando i giornalisti per illustrare i servizi aggiuntivi predisposti fino a domenica. “Abbiamo rafforzato i servizi di vigilanza per le festività di Ferragosto sia sul litorale, che in città. E invitiamo i cittadini, soprattutto quelli che resteranno nelle città svuotate dalle vacanze, di segnalare qualunque movimento sospetto in prossimità delle case”. Il questore ha poi parlato di risultati “lusinghieri” riguardo al bilancio dei primi sette mesi dell’anno nel contrasto alla criminalità.
“L’organizzazione – ha sottolineato il questore Rossi- è stata decisa in un’apposita riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduta dal prefetto Angela Pagliuca, e riguarda sia l’impiego di pattuglie in divisa ma anche in borghese della digos nei luoghi sensibili e della squadra mobile per i reati contro il patrimonio e la persona”.
In particolare, saranno adeguatamente presidiate la stazione ferroviaria, con l’ausilio della polfer, l’aeroporto, grazie alla polaria, e le principali arterie stradali con le pattuglie della polizia stradale. “Oltre agli agenti delle nostre specialità – ha concluso Rossi – saremo adeguatamente presenti sia sul litorale pisano che presso il complesso monumentale del Duomo. Non ci sono allarmi specifici ma saremo comunque ben visibili e attenti, laddove opereremo in borghese, in caso di necessità al servizio dei cittadini”.
“Gli arresti – ha detto poi il questore – sono stati 118 contro i 91 dei primi sette mesi del 2017, ma soprattutto mi preme sottolineare gli 80 divieti di dimora nel Comune di Pisa contro i 63 dell’anno precedente. Ai quali vanno aggiunti 109 decreti di espulsione, i daspo urbani, gli avvisi orali, ovvero tutti quei provvedimenti che permettono di operare nel campo della prevenzione dei reati e che sono forse più importanti della stessa repressione dei reati.
In particolare, per quanto riguarda le espulsioni, 30 stranieri irregolari sono stati accompagnati presso i centri di espulsione assieme a più o meno lo stesso numero di detenuti scarcerati dopo l’arresto colpiti dallo stesso provvedimento. Si tratta di un lavoro non semplice, sotto il profilo organizzativo e con le risorse che abbiamo a disposizione, ma che dimostra una capillare attività di prevenzione sul territorio per allontanare soggetti ritenuti pericolosi per la cittadinanza e dunque messi in condizione di non nuocere più alla collettività pisana”.