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Pisa, Rappuoli: “La condivisione come guida per il progresso scientifico”

Il progresso scientifico è condivisione

Secondo Rappuoli il progresso scientifico non può prescindere dalla condivisione e da un ambiente di lavoro stimolante

“Intelligenza Artificiale, tecnologie mRna e genomica sono il futuro del progresso scientifico, ma la vera innovazione deve interessare le capacità di far dialogare le persone ed alimentare la condivisione delle idee”. A spiegarlo è stato il microbiologo Rino Rappuoli, padre dai vaccini a Dna ricombinante nonché direttore scientifico della Fondazione Biotecnopolo di Siena, in occasione del Converging Skills, evento in svolgimento a Pisa dedicato al trasferimento tecnologico

“Tecnologie e investimenti sono fondamentali, ma quel che emerge sempre più chiaramente è che l’innovazione nasce all’interno di ecosistemi, ambienti in cui ognuno ha un ruolo differente ma deve poter interagire con gli altri” ha affermato Rappuoli.

Estimatore della Open Innovation, il microbiologo italiano auspica un progresso in ambito scientifico italiano sulla falsariga della filosofia adottata, tra le altre, nella città di Boston, dove c’è un’altissima concentrazione di ricercatori, innovatori, investitori e aziende: “lì può capitare, e ci sono aneddoti veri, di trovare nuove soluzioni a problemi ostici anche intercettando involontariamente le parole di una telefonata del vicino su un autobus e poi far nascere una cooperazione proficua”.

“La realizzazione in tempi record dei vaccini Covid-19 è stata una dimostrazione della potenza della condivisione tra imprese, enti pubblici e ricerca di base, una combinazione sinergica che ha portato a produrre vaccini in tempi mai visti prima” puntualizza Rappuoli. La cultura della condivisione sta finalmente prendendo piede, ha aggiunto: “fino a pochi anni fa, infatti, le grandi aziende farmaceutiche erano centri chiusi, spesso anche lontani. Oggi, invece, tutti vogliono essere a Boston”.

Un esempio dello sviluppo derivante dalla facilitazione della condivisione di idee è la strategia adottata da Astrazeneca, che ha aperto un centro nel pieno centro di Cambridge: “un edificio con bar e ristoranti aperti a tutti. Tutto pensato per facilitare le interazioni informali perché nessuno può fare tutto da solo” ha concluso Rappuoli.

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