Fatta esclusione per il liceo scientifico Dini e il classico Galilei, oltre all’istituto tecnico in tecnologie biosanitarie, il resto delle scuole superiori pisane sono state occupate dagli studenti per denunciare sostanzialmente lo stato attuale dell’edilizia scolastica.
L’ultima in ordine di tempo è l’occupazione di oggi del liceo artistico Russoli, mentre nei giorni scorsi erano stati occupati il liceo scientifico Buonarroti, l’Itis, l’Itc e l’Ipsia e il liceo statale. Le occupazioni, spiega una lunga nota degli studenti del liceo artistico, sono “il proseguimento di un percorso provinciale, definito negli ultimi mesi attraverso alcune manifestazioni di dissenso nei confronti delle condizioni dell’edilizia nelle nostre scuole, a seguito delle quali, in quasi tutte sono stati avviati cantieri di lavori, a dimostrazione del fatto che le nostre lotte non sono vane. Ma questo non basta, perché la sicurezza degli edifici scolastici è alla base delle necessità di uno studente”.
Gli studenti invitano “docenti e personale Ata” a condividere le forme di protesta “poiché riteniamo che siano rivendicazioni comuni e sentite da ogni organo della nostra scuola, da ogni cittadino” e annunciano che durante l’occupazione saranno organizzati “seminari e assemblee politiche e i ragazzi potranno portare avanti i propri progetti nelle materie d’indirizzo”.