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Pisa: tribunale dice ‘no’ a figlio con 2 mamme all’anagrafe

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Pisa: il tribunale civile  ha respinto la richiesta di due donne di iscrivere entrambi i nomi sul certificato di nascita del figlio, nato a Pontedera (Pisa) dopo una fecondazione eterologa fatta all’estero.

La vicenda, di cui riporta Il Tirreno, riguarda la storia di un bambino nato nel gennaio 2016: immediatamente le due donne chiedono al Comune la trascrizione dei loro nomi nell’atto di nascita, ma l’ufficiale di stato civile la nega e la coppia allora si rivolge al tribunale per ottenere l’iscrizione; i giudici respingono la richiesta e ora le due hanno deciso di ricorrere in appello. Giulia, pisana, e Denise, americana, si sono sposate negli Stati Uniti, nel Wisconsin, e ora vivono insieme al figlio a Venezia.

Il tribunale di Pisa ha motivato così la sua decisione: “Confermata la piena legittimità del rifiuto di iscrizione. E’ solo il legislatore che, nella sua discrezionalità, può introdurre nell’ordinamento la relativa disciplina, scegliendo la forma di tutela che ritenga più idonea (iscrizione o adozione)”.

Le due donne, ricorrendo al tribunale, avevano lamentato anche una presunta discriminazione rispetto a bambini nati all’estero nelle stesse condizioni ma i giudici non hanno accolto neppure questo rilievo che “è solo apparente – viene spiegato – Ben diverso è per lo Stato riconoscere una situazione che di fatto già esiste nel mondo naturalistico e ha trovato assetto formale in un altro ordinamento e dare disciplina e possibilità di creazione della stessa situazione nell’ordinamento interno”.

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