Il progetto “Piscine 4.0 – Acqua Sicura” nasce un anno fa, in seguito alla chiusura forzata degli impianti natatori e alla successiva imposizione delle distanze di sicurezza in vasca indicate dagli enti preposti.
“Fin da subito è emerso che le indicazioni di distanziamento indicate fossero state ipotizzate su basi ancora oggi poco comprensibili e tali da non consentire una gestione economica delle attività , utilizzando oltretutto criteri discriminanti per alcuni sport/attività rispetto ad altri, ancora una volta senza evidenze razionali per la scelta effettuata” dice l’ingegner Mario Foti, curatore del progetto.
Che racconta “in seguito ad un importante accordo siglato tra soggetti istituzionali e non, è stato costituito un gruppo di lavoro che ha compilato una prima relazione, inviata alla Regione Lombardia qualche giorno fa, che offre spunti di riflessione importanti evidenziando come, con un nuovo approccio metodologico e scientifico, le piscine e gli impianti natatori in genere presentino intrinsecamente rischi di contagio ben inferiori a quelli di altre strutture oggi aperte”.Il progetto prevede la definizione di standard innovativi e di uno specifico protocollo di fruizione degli impianti natatori da parte degli utenti, basati su procedure di sanificazione e sistemi di rilevazione e controllo, che s’ispirano ai dettami scientifici dell’ingegneria della sicurezza.
““Piscine 4.0” si pone l’ambizioso obiettivo di coniugare l’utilizzo sicuro degli impianti rispetto al contagio con una gestione economicamente sostenibile. I primi test già attuati su impianti pilota e gli studi effettuati nei mesi scorsi, confermano che le piscine sono luoghi a basso rischio di contagio, al di sotto di altre attività oggi consentite” sottolinea Foti. Che sottolinea anche “l’altro aspetto fondamentale è la progettualità . “Piscine 4.0” si pone l’obiettivo di traghettare l’impiantistica sportiva ad un nuovo standard in termini di efficienza e sicurezza. Il controllo microclimatico tramite sensoristica in continuo, i nuovi materiali biocidi ed efficaci trattamenti di sanificazione, tutti uniti in standard innovativi di progettazione e gestiti tramite modelli organizzativi dinamici, sono le armi che oggi la scienza e la ricerca mettono a disposizione e che è nostro dovere utilizzare. Il modello che il team si propone di attuare va nella direzione di impianti tecnologicamente avanzati e sempre più sicuri per il cittadino grazie anche ad un concetto di trasparenza e condivisione di dati”.L’idea, nata dall’Ing. Mario Foti (MFTech), esperto di innovazione, che tra le diverse attività ha ricoperto la carica di presidente in società partecipate attive anche nel comparto dell’impiantistica sportiva, si è man mano concretizzata grazie al coinvolgimento di attori di rilievo ed esperienza come l’Ing. Maurizio Masi professore ordinario di Chimica Fisica Applicata presso il Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica del Politecnico di Milano, la Federazione Italiana Nuoto – Comitato Regionale Lombardo, rappresentata dal presidente Ing. Danilo Vucenovich, Angelo Gnerre, gestore di diversi centri natatori e infine la BIOKOSMES S.R.L. azienda di sviluppo e fabbricazione dispositivi medici e prodotti cosmetici, che ha permesso di effettuare test sul campo con i suoi laboratori.I primi test sono stati avviati grazie alla collaborazione dell’impianto natatorio di Erba che ha permesso di applicare i nuovi standard su una struttura già esistente. Grazie alla lungimiranza di alcune municipalità , a breve il progetto verrà attuato anche su un impianto in costruzione per il quale verranno definiti nuovi standard di progettazione, l’utilizzo di materiali e soluzioni tecnologiche ed organizzative innovative affinché possa diventare un centro pilota da utilizzare per la raccolta dati e lo sviluppo di soluzioni all’avanguardia.
““Piscine 4.0” si pone l’ambizioso obiettivo di coniugare l’utilizzo sicuro degli impianti rispetto al contagio con una gestione economicamente sostenibile. I primi test già attuati su impianti pilota e gli studi effettuati nei mesi scorsi, confermano che le piscine sono luoghi a basso rischio di contagio, al di sotto di altre attività oggi consentite” sottolinea Foti. Che sottolinea anche “l’altro aspetto fondamentale è la progettualità . “Piscine 4.0” si pone l’obiettivo di traghettare l’impiantistica sportiva ad un nuovo standard in termini di efficienza e sicurezza. Il controllo microclimatico tramite sensoristica in continuo, i nuovi materiali biocidi ed efficaci trattamenti di sanificazione, tutti uniti in standard innovativi di progettazione e gestiti tramite modelli organizzativi dinamici, sono le armi che oggi la scienza e la ricerca mettono a disposizione e che è nostro dovere utilizzare. Il modello che il team si propone di attuare va nella direzione di impianti tecnologicamente avanzati e sempre più sicuri per il cittadino grazie anche ad un concetto di trasparenza e condivisione di dati”.L’idea, nata dall’Ing. Mario Foti (MFTech), esperto di innovazione, che tra le diverse attività ha ricoperto la carica di presidente in società partecipate attive anche nel comparto dell’impiantistica sportiva, si è man mano concretizzata grazie al coinvolgimento di attori di rilievo ed esperienza come l’Ing. Maurizio Masi professore ordinario di Chimica Fisica Applicata presso il Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica del Politecnico di Milano, la Federazione Italiana Nuoto – Comitato Regionale Lombardo, rappresentata dal presidente Ing. Danilo Vucenovich, Angelo Gnerre, gestore di diversi centri natatori e infine la BIOKOSMES S.R.L. azienda di sviluppo e fabbricazione dispositivi medici e prodotti cosmetici, che ha permesso di effettuare test sul campo con i suoi laboratori.I primi test sono stati avviati grazie alla collaborazione dell’impianto natatorio di Erba che ha permesso di applicare i nuovi standard su una struttura già esistente. Grazie alla lungimiranza di alcune municipalità , a breve il progetto verrà attuato anche su un impianto in costruzione per il quale verranno definiti nuovi standard di progettazione, l’utilizzo di materiali e soluzioni tecnologiche ed organizzative innovative affinché possa diventare un centro pilota da utilizzare per la raccolta dati e lo sviluppo di soluzioni all’avanguardia.