Tra i ricoverati anche anche una donna incinta che sta bene ma resta in osservazione nel reparto di ostetricia e ginecologia a Pistoia.
C’ anche una donna incinta, che sta bene ma resta in osservazione nel reparto di ostetricia e ginecologia a Pistoia,  tra i 28 ricoverati dopo il crollo di un solaio a una festa di matrimonio all’ex convento di Giaccherino a Pistoia. A renderlo noto l’Asl Toscana centro in una nota.
Cinque i ricoverati a Lucca: uno in rianimazione con prognosi riservata ma non in pericolo di vita; due pazienti sono ricoverati in area chirurgica e sono attualmente in buone condizioni di salute; due pazienti sono stati trattenuti in osservazione per traumi più lievi.
Dei 12 pazienti ricoverati nel presidio San Jacopo di Pistoia ne restano ricoverati tre: oltre la donna incinta anche due pazienti, donne, che hanno riportato traumi. Gli otto pazienti arrivati a Pescia (Pistoia), tutti in codice verde, sono ancora in valutazione per eventuale ricovero per fratture. Al Santo Stefano di Prato resta ricoverato un ragazzo in terapia intensiva, non in pericolo di vita e nel pomeriggio verranno dimessi altri due ragazzi: entrambi avevano riportato lievi fratture.
Al San Giovanni di Dio a Firenze restano quattro i ricoverati, in osservazione, per contusioni multiple, degli otto giunti ieri sera in pronto soccorso. I due giovani, un ragazzo e una ragazza, ricoverati all’ospedale fiorentino di Careggi per politraumi sono ancora ricoverati in prognosi riservata, ma le loro condizioni cliniche risultano stabili. All’ospedale di Empoli (Firenze) tre pazienti sono stati dimessi e rimane ricoverato una persona in osservazione. Dimessi ieri notte i due giovani sposi, giunti al pronto soccorso di Pistoia, che avevano riportato contusioni. Le persone presenti alla festa, si spiega ancora, erano inizialmente circa 150.
Intanto si cerca di ricorstruire con esattezza quanto accaduto. La chiamata al 112 che a sua volta ha attivato la centrale operativa 118 Empoli-Pistoia che si è subito attivata come Coordinamento regionale maxiemergenze e, a sua volta ancora, ha attivato le direzioni sanitarie dei presidi ospedalieri, è partita verso le 20, poco primì.
In centrale è subito giunto il direttore Piero Paolini che ha gestito la catena dei soccorsi e deciso, nel piĂą beve tempo possibile, gli interventi da effettuare. Le persone soccorse sono state 39 con l’iniziale attribuzione dei seguenti codici: sei codici rossi, cinque gialli e 28 verdi.
“Rapidamente mi sono recata in ospedale – ha dichiarato la dottoressa Lucilla Di Renzo, direttore sanitario del presidio e della rete ospedaliera aziendale – dov’è stato messo in atto il protocollo per la gestione delle Maxiemergenze ed eventi a carattere straordinario denominato Peimaf – Piano di emergenza interno di massiccio afflusso ed è stato richiamato in servizio ulteriore personale sanitario per far fronte all’improvvisa emergenza”.
“Nell’arco di una ventina minuti – ha spiegato ancora – sono state rese disponibili tre sale operatorie e attivate le relative Ă©quipe chirurgiche e ortopedica; predisposti quattro letti aggiuntivi di terapia intensiva e allestiti ulteriori quattro letti operatori e rese disponibili, sempre in pronto soccorso, tre sale rosse per accogliere i codici rossi e disposto un aumento di 26 posti letto dedicati a ricoverare i feriti che sarebbero sopraggiunti. Tutto questo è stato possibile grazie alla presenza del personale medico e infermieristico che si è prontamente presentato in servizio con una disponibilitĂ di ulteriori 25 infermieri e 12 operatori sanitari, oltre al personale medico della medicina d’urgenza”.