Hitachi Rail Italy ha prodotto dallo stabilimineto pistoiese un treno per la Gran Bretagna. Collegherà Londra al Devon ed alla Cornovaglia. Maurizio Manfelotto, ceo della divisione italiana: “treno progettato in Giappone, per andare a circolare in Inghilterra e costruito in Italia”.
E’ uscito stamani dallo stabilimento Hitachi Rail Italy di Pistoia il primo dei nuovi treni che collegheranno Londra al Devon e alla Cornovaglia. Alla presentazione del nuovo treno ha preso parte Maurizio Manfellotto, ceo di Hitachi Rail Italy. Nello stabilimento pistoiese di Hitachi Rail Italy sono in costruzione 33 nuovi intercity della compagnia Great Western Railway (20 a 5 casse e 13 a 9 casse) per il sud ovest della Gran Bretagna.
I convogli utilizzano la tecnologia del ‘treno proiettile’ giapponese e hanno a disposizione più posti a sedere, più spazio e una maggior tecnologia di bordo. “La fornitura di treni Intercity Express alla compagnia di trasporti inglese – è stato spiegato – trasformerà il modo di viaggiare sulle tratte che collegano Londra al Galles e al sud ovest dell’Inghilterra”.
La produzione di questi treni è già in corso in Inghilterra. A questi si unisce un secondo lotto di nuovi treni, prodotti a Pistoia. “”I passeggeri – spiega Hitachi Rail Italy – potranno godere anche di nuova tecnologia di bordo, incluse informazioni in tempo reale e schermi di prenotazione dei posti. I treni sono dotati di una tecnologia che ne consente l’utilizzo sia con trazione diesel che elettrica, e assicura la resistenza alle condizioni atmosferiche della regione.
“E’ un traguardo per Hitachi mondo -ha dichiarato Maurizio Manfellotto – siamo un’azienda integrata, questo treno lo dimostra: progettato in Giappone, per andare a circolare in Inghilterra e costruito in Italia” .
“La nostra ambizione – ha aggiunto Manfellotto – è di incrementare ancora questa capacità, ne siamo all’altezza, stiamo affrontando temi complessi, soprattutto in termini di numeri, i contratti per i treni regionali italiani saranno molto impegnativi, quindi queste dimensioni non ci spaventano. Il futuro è basato sulla efficienza delle consegne e di fare fronte alle esigenze del cliente”.