Arrivano i primi riconoscimenti per gli esposti all’amianto nello stabilimento AnsaldoBreda di Pistoia: riguardano 94 lavoratori esposti durante lo smantellamento del tetto dal 1987 fino al 1990, che sono stati esaminati dall’Inail e poi dall’Inps. Ad annunciarlo è Jury Citera, segretario Fim Cisl Toscana Nord.
“I riconoscimenti – spiega ancora Citera – consistono in contributi che copriranno il periodo dal 6 ottobre 1987 fino al 31 dicembre 2000, quindi i lavoratori si troveranno 6 anni e 3 mesi di uscita anticipata dal lavoro”, per il rischio di un’aspettativa di vita inferiore.
“La nostra partita – afferma Citera – non è finita qui, intraprenderemo un percorso per quelle persone che sono rimaste fuori da questo riconoscimento a causa di un codice Ateco non corretto, visto che ditte dell’indotto hanno sempre lavorato all’interno di questa azienda. Già dalla prossima settimana inizieremo a parlare con i lavoratori per capire qual è la strada migliore da intraprendere”.
In tutto le domande presentate sono 170. I lavoratori dell’indotto che erano presenti all’interno dello stabilimento pistoiese al momento dello smantellamento per adesso sono esclusi dai riconoscimenti.
“Questo – afferma Citera – per un codice Ateco errato: la legge parla di un codice specifico per il ferroviario. Purtroppo aziende che erano in prima linea a respirare l’amianto, mi viene in mente l’azienda delle pulizie, ma anche aziende che negli anni hanno sempre lavorato nel ferroviario, al momento sono fuori. Dovremo trovare, come abbiamo fatto per le persone attive, percorsi sindacali-politici per far sì che questo problema venga risolto, perché è ingiusto che i lavoratori che erano a fianco dei dipendenti AnsaldoBreda in quel periodo non abbiano riconosciuti i soliti benefici che oggi hanno questi primi 94 lavoratori”. “Sono circa 250 – ricorda Citera – le persone che sono venute a mancare a causa di questa fibra pericolosa. Purtroppo gli studi ci dicono che il picco arriverà dal 2020 in poi”.