E’ iniziato oggi sotto l’ufficio scolastico provinciale di Pistoia il presidio di protesta delle maestre in possesso del diploma magistrale, ma senza laurea, escluse dalle graduatorie Gae (graduatorie ad esaurimento), che consentono l’assunzione a tempo indeterminato.
Il personale in questione, al momento 17 maestre dell’asilo e delle elementari, si è visto ‘stracciare’ il contratto di ruolo. Le insegnanti torneranno in seconda fascia dove potranno essere assunte solo a tempo determinato come supplenti annuali.
Si tratta di provvedimenti scattati dopo la pronuncia della Corte di appello di Firenze che ha respinto definitivamente i ricorsi delle docenti diplomate prima dell’anno 2000. La protesta andrĂ avanti almeno fino a venerdì prossimo.
“La politica”, spiega Barbara Bertucci, portavoce delle insegnanti escluse dal ruolo, “al momento non dĂ risposte, il ministro rimpalla al Parlamento, il Parlamento rimpalla al ministro e noi siamo in questo limbo ad aspettare un decreto urgente che ci salvi. Nel frattempo che la politica gioca a rimbalzino con le nostre vite, le maestre stanno cominciando ad essere licenziate e Pistoia, purtroppo, in Italia ha fatto da apripista”.
“Lavoro da circa 18 anni”, spiega Michela Biagini, una delle maestre a cui è arrivata la lettera di licenziamento venerdì scorso”. “Da 15 anni in modo continuativo, prima nelle scuole dell’infanzia paritarie, poi in quelle statali, ho ottenuto il ruolo con il ricorso al giudice del lavoro nel settembre 2016. Venerdì ho ricevuto la lettera di licenziamento e mi sento a dir poco presa in giro”.