Il museo è chiuso al pubblico dall’1 marzo: secondo quanto deciso dalla Fondazione le sue opere dovrebbero essere trasferite a Firenze. INTERVISTA con MARCO LEPORATTI, presidente comitato nessuno tocchi Marini
Si tinge di giallo la vicenda del Museo Marino Marini di Pistoia, chiuso al pubblico dall’1 marzo, le cui opere dovrebbero essere trasferite a Firenze, per volontà della Fondazione nonostante le numerose proteste. Stamani la guardia giurata che ha aperto la struttura – all’interno c’è ancora una dipendente in servizio -, avrebbe trovato l’allarme disinserito. Al momento non è chiaro se sia accaduto per distrazione o per un’intrusione, tuttavia polizia e carabinieri indagano per chiarire l’episodio. Sul posto è andato anche il sindaco Alessandro Tomasi che è stato immediatamente avvisato di quanto è accaduto. E subito è partito l’inventario per capire se dal museo sia stato portato via qualcosa.
“Le forze dell’ordine – spiega il sindaco Tomasi – stanno verificando se dopo 17.30 di ieri o stanotte qualcuno è entrato all’interno del museo perché l’allarme è stato trovato disinserito. Adesso attendo i risultati della polizia, sul posto c’è andata la scientifica, sono arrivati anche i carabinieri. Sono in attesa di sapere cosa è accaduto”.