Pistoia è sull’orlo del fallimento se nel futuro “dallo Stato non arriveranno delle risorse” saremo costretti a dichiarare il fallimento, commenta il presidente della provincia Rinaldo Vanni. Appello ai parlamentari ” affinché si facciano carico di questa situazione”.
“Se nelle prossime ore, nei prossimi giorni, dallo Stato non arriveranno delle risorse non potremo far altro che seguire la procedura di legge, ovvero la dichiarazione di dissesto dell’ente, che in termini meno garbati vuol dire il fallimento”. Così il presidente della Provincia di Pistoia, Rinaldo Vanni, ha descritto stamani in conferenza stampa la situazione finanziaria dell’ente da lui presieduto.
“Questo”, ha aggiunto “sarebbe un disastro perché, per esempio, le strade l’inverno prossimo dovremmo chiuderle per impraticabilità, in caso di neve, perché non siamo in grado di fare alcuna assegnazione di lavori, così come non siamo nella possibilità di poter fare alcun lavoro sulle scuole e sarebbe messa a rischio anche l’eventuale sede per il trasferimento della succursale del liceo artistico ‘Petrocchi’, e tutta una serie di azioni che renderebbero sostanzialmente la Provincia impossibilitata ad intervenire sia sulla viabilità, sia sulle scuole”.
Il bilancio dell’ente, che avrebbe dovuto essere approvato a marzo, “non è ancora stato approvato”, ha aggiunto Vanni “perché mancano al momento quattro milioni di euro”.
La speranza è affidata al decreto Milleproroghe, in corso di approvazione da parte del Consiglio dei ministri in questi giorni. “Speriamo che prima della pausa estiva”, afferma ancora Vanni “arrivino da Roma risposte positive, da qui il mio accorato appello ai parlamentari del territorio, soprattutto a chi è in maggioranza, affinché si facciano carico di questa situazione, perché se l’azione porterà delle positività potremo tirare un sospiro di sollievo, se invece il Governo non attuasse quelle risorse, il nostro destino sarebbe inevitabilmente segnato”.