Teatri di Confine, la rassegna progettata da Fondazione Toscana Spettacolo onlus con Associazione Teatrale Pistoiese, inserita nel cartellone del Pistoia Teatro Festival, continua con la danza d’autore. Martedì 18 giugno, nella sala de il Funaro Centro Culturale, doppio appuntamento con due coreografe/perfomer: Cristina Kristal Rizzo e Marina Giovannini.
Cristina Kristal Rizzo è autrice e interprete di “Vn” (ore 21.15), una danza di matrice postmoderna che dialoga con la grande musica. Verklärte Nacht (Notte trasfigurata) di Arnold Schönberg (nella versione del 1943 per orchestra d’archi diretta da Herbert von Karajan con la Filarmonica di Berlino), è l’incipit per articolare una danza viscerale, in cui è l’istinto del corpo nell’ascolto musicale a prevalere sul concetto, a disegnare l’immagine dinamica del gesto artistico. La danza è un passo a due con un robot, un automa che fa il suo percorso e va a intrecciarsi con quello dell’artista, emancipando le potenzialità espressive del corpo.
“Duetto nero” (ore 22), firmato da Marina Giovannini e presentato nella sezione “Aperto” della Biennale Danza 2016, vede in scena due prospettive diverse: “trentuno anni separano le due danzatrici, ma il nero le avvolge, le unisce, le accompagna nel loro percorso di ricerca e scoperta, a volte anche le separa. Il nero come sintesi universale, simbolo di potenza misteriosa, il prima e il dopo di ogni cosa”. Come riportato nelle note di regia: “Luogo degli inizi, luogo di attesa, immaginato come una grotta che trattiene potenza e germinazione, dove lo scorrere del tempo è sospeso e occupa uno spazio parallelo a quello del reale. In questo spazio i nostri corpi riorganizzano un’idea di origine e vicinanza, di tensione l’uno verso l’altro e verso il primo istante”.
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